Cronaca internazionale

Esplode il razzo di SpaceX (ma per Musk è un successo)

Il test riesce a metà: "Distruzione controllata" per motivi di sicurezza. "Ci riproviamo tra pochi mesi"

Esplode il razzo di SpaceX (ma per Musk è un successo)

New York. Primo test fallito per Starship, la navicella di Elon Musk che vuole portare gli astronauti sulla Luna e su Marte, ma per il patron di Tesla e SpaceX il lancio è stato comunque un successo. Il razzo, il più potente mai costruito, è decollato alle 15,33 ora italiana da Starbase, la base privata di SpaceX a Boca Chica, in Texas, ma è esploso a quattro minuti dalla partenza.

La capsula della navicella senza equipaggio doveva staccarsi dal lanciatore tre minuti dopo l'inizio del volo, ma la separazione non è avvenuta, non tutti i motori si sono accesi correttamente, e il razzo è esploso in una palla di fuoco sopra il Golfo del Messico. «Il successo deriva da ciò che apprendiamo, e il test di oggi ci aiuterà a migliorare l'affidabilità di Starship» ha scritto SpaceX. Mentre Musk su Twitter si è congratulato con il team di tecnici e ingegneri per «l'emozionante lancio di prova». «Ho imparato molto per il prossimo test tra pochi mesi» ha precisato. Starship è stata fatta esplodere in volo per motivi di sicurezza, perché la mancata separazione dal primo stadio del lanciatore la rendeva altamente instabile. Subito dopo il lancio, la navetta ha cominciato a ruotare in modo disordinato e i tecnici di SpaceX hanno deciso di distruggere il razzo perchè il suo rientro a Terra sarebbe avvenuto in modo incontrollato.

La Nasa ha scelto la navicella spaziale Starship per la missione Artemis III, che porterà gli astronauti sulla Luna alla fine del 2025 per la prima volta da quando il programma Apollo si è concluso nel 1972. Il numero uno dell'agenzia spaziale statunitense, Bill Nelson, si è congratulato con SpaceX, dicendo che «ogni grande risultato nel corso della storia ha richiesto un certo livello di rischio calcolato, perché con un grande rischio arriva una grande ricompensa».

Per il veterano dello spazio Paolo Nespoli «si può vedere il test di Starship come un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: la bravura degli americani e di Musk è di imparare sempre qualcosa da quelli che possono essere visti come fallimenti o come prove mezze riuscite». Quello che è certo, ha osservato l'ex astronauta, è che «succede di fare errori a chi cerca di fare cose innovative». E a suo parere «la Nasa non può permettersi di fare errori, ma per un'azienda privata è diverso e Musk è contento del fatto che il test sia andato parzialmente bene». L'astronave è costituita da un veicolo spaziale alto 50 metri progettato per trasportare equipaggio e carico che si trova in cima a un razzo Super Heavy alto 70 metri.

SpaceX ha condotto con successo un lancio di prova dei 33 enormi motori Raptor sul booster del primo stadio a febbraio. Musk tuttavia aveva già avvertito prima del test che erano probabili problemi tecnici e ha cercato di minimizzare le aspettative per il volo inaugurale. «È il primo lancio di un razzo molto complicato e gigantesco - ha sottolineato - Ci sono un milione di modi in cui potrebbe fallire». SpaceX punta a inviare in orbita un'astronave e quindi rifornirla di carburante con un'altra astronave in modo che possa continuare il viaggio verso Marte o oltre. L'obiettivo finale è stabilire basi sulla Luna e su Marte e mettere gli umani sulla «via per diventare una civiltà multi-pianeta» secondo Musk, che ha precisato: «Questo è il nostro obiettivo.

Penso che abbiamo una possibilità».

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