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Gli ex grillini all'attacco del sistema Casaleggio "Ecco come fa gli affari"

La deputata Fattori: «Ci metteva in contatto con le aziende». Gli intrecci tra M5s e il guru

Gli ex grillini all'attacco del sistema Casaleggio "Ecco come fa gli affari"

Chi è dentro, di solito prima di criticarlo chiede l'anonimato. Chi poi va fuori lo mette subito nel mirino. All'ultima categoria appartengono alcuni ex grillini, o personaggi che comunque gravitavano intorno all'universo del M5s. Tra di loro, l'ultima a parlare è stata la senatrice Elena Fattori, uscita dal Movimento due mesi fa dopo aver votato contro i due decreti sicurezza voluti dal leader della Lega Matteo Salvini. In un'intervista al giornale online Linkiesta ha rivelato, tra le altre cose: «Davide organizzava i gruppi di lavoro per il programma elettorale e poi metteva in contatto gli organizzatori di questi gruppi con persone che dicevano di avere affari in comune con lui». Fattori ha detto anche di aver incontrato nel suo ufficio Gianfranco Grieci, un imprenditore nel campo dell'agroalimentare, che le avrebbe detto di «lavorare a un progetto con Davide Casaleggio». Circostanza smentita dalla Casaleggio Associati, che ha precisato che Grieci non è mai stato cliente dell'azienda guidata dal presidente dell'Associazione Rousseau.

E ieri, sempre a proposito dei presunti conflitti di interesse di Casaleggio, è tornato sulla vicenda l'ex dipendente della srl milanese Marco Canestrari. In un'intervista a La Repubblica, l'informatico si è posto delle domande sull'operato di Casaleggio, dopo la consulenza prestata al governo per il Piano Innovazione e il contratto del guru grillino con la società dell'armatore Onorato: «Casaleggio ottiene consulenze perché è bravo o perché può condizionare il governo?» si è chiesto l'ex dipendente e coautore, insieme al giornalista Nicola Biondo, dei libri Supernova e Il sistema Casaleggio.

Biondo, che è stato capo dell'ufficio comunicazione del M5s alla Camera, ha firmato l'intervista alla Fattori. Ed è un altro personaggio adesso attivissimo nella denuncia dei presunti conflitti di interesse di Casaleggio. Con una battuta al veleno, al Giornale dice: «Siamo passati da Salvini che chiedeva i pieni poteri per sé, a Casaleggio che vuole i pieni poteri per il suo business». Poi chiede a Casaleggio: «Dato che lui ha fatto una bandiera della trasparenza, dovrebbe rendere pubblica la lista dei suoi clienti e dei suoi fornitori».

Una questione, quella degli affari del figlio del fondatore del M5s, che secondo alcuni rumors parlamentari potrebbe arrivare presto in Aula. Si parla di richieste formali al governo da parte dell'opposizione, con Forza Italia in prima linea, di riferire ufficialmente sulle ombre di conflitto di interessi che aleggiano sulla società del capo dell'Associazione Rousseau.

Un ex grillino che è finito in Tribunale per aver criticato Casaleggio è Giovanni Favia. Già astro nascente del Movimento, ex consigliere regionale del M5s in Emilia Romagna, infine espulso senza tanti complimenti. È stato querelato dal fondatore Gianroberto, perché nel 2014 aveva espresso dubbi sui bilanci della Casaleggio Associati in merito ai guadagni che arrivavano dal Blog di Beppe Grillo, allora gestito dalla società milanese.

Molto più duro l'ex attivista napoletano Angelo Ferrillo, poi espulso per alcune frasi su Facebook, che è stato querelato da Casaleggio nel 2015 per averlo definito «un fallito e truffatore con sede legale a Milano».

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