Politica

Facebook punta tutto sui video: «In pochi anni daremo l'addio ai post scritti»

Matteo Basile

C'erano una volta le persone che comunicavano parlando tra di loro. Addirittura guardandosi negli occhi. Quando per darsi un appuntamento bastava parlarsi. E se per caso qualcuno aveva una telecamera ed era solito registrare qualche evento, poi ci si trovava tutti insieme per vedere il filmato. Sembra passato un secolo. Perché l'avvento, e relativo abuso, di cellulari, smartphone, chat e social network è tutto sommato recente. E ha rivoluzionato, volenti o nolenti, le nostre vite. Ma il cambiamento è ancora in atto è il futuro sembra essere dei video. Ne è certo Nicola Mendelsohn, vice presidente di Facebook, che azzarda una previsione: entro cinque anni sulle bacheche online sparirà il testo scritto e si comunicherà (virtualmente, of course) soltanto tramite video.

«Se dovessi fare una scommessa direi: video, video, video», ha spiegato Mendelsohn al «Fortune's Most Powerful Women International Summit» che si è tenuto a Londra. Ma quella del numero due di Facebook non è tanto una scommessa, quanto un'analisi fondata sui numeri. Nell'ultimo anno infatti le visualizzazioni quotidiane dei video sulla piattaforma sono passate da 1 a 8 miliardi grazie anche al lancio delle dirette streaming di «Facebook Live», uno dei cavalli di battaglia del fondatore Mark Zuckerberg che ha investito molto sul progetto. «Il miglior modo per raccontare una storia ai tempi d'oggi è il video, fornisce molte informazioni in pochissimo tempo», ha aggiunto Mendelsohn. Ma soprattutto, quel che importa all'azienda, piace molto agli utenti (la bellezza di 1,65 miliardi in tutto il mondo) con le clip in diretta che ricevono commenti dieci volte in più di rispetto a quelli pre-registrati, tanto che un team apposito di ingegneri di Facebook sta lavorando per migliorare la funzione.

E il testo «tradizionale»? È in declino. Un cambio, ulteriore nel modo di comunicare. D'altronde alzi la mano chi non ha uno smartphone e chi non lo usa abitualmente per rapportarsi con gli altri. Amanti del dialogo faccia a faccia, maestri del gioco di sguardi, affabulatori e logorroici, rassegnatevi. Scrittori sopraffini, consumatori di tastiere e schiavi della rima baciata, addio. Il futuro è nei video. Anche se, per ora, siamo ancora liberi di usare i click come vogliamo. Anche per spegnere i nostri smartphone e condividere alla vecchia maniera.

Parlando, scrivendo e guardandosi negli occhi.

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