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Ma è facile eludere i controlli Basta usare una ricaricabile

Con la card si può acquistare un'altra carta di credito E così è facile prendere persino un Gratta e vinci

Ma è facile eludere i controlli Basta usare una ricaricabile

Carta canta. Anche la Rdc card lo fa, e per quanto Luigi Di Maio possa lamentarsi, la card prodotta da Poste Italiane per spendere il reddito di cittadinanza sa anche stonare. Suonando musica per le orecchie dei furbetti. O dei compulsivi da gioco d'azzardo. E permettendo agli uni e agli altri di utilizzare quella card anche per acquisti che la normativa sulla misura di sostegno economico considera tassativamente proibiti.

Il gioco è già riuscito con la «social card», che della Rdc card è stretta parente, al programma di Giovanni Floris Dimartedì, su La7. Un'inviata del programma ha comprato con la card una carta di credito ricaricabile al supermercato. Trovandosi tra le mani, manco a dirlo, uno strumento di pagamento privo di qualsiasi vincolo di acquisto. Tanto da poter comprare, per dimostrarlo, un gratta e vinci al tabaccaio. Finendo per giocare d'azzardo con i soldi prelevati da una carta che dovrebbe, secondo Floris, essere «gemella» di quella su cui verranno caricate le somme del reddito di cittadinanza.

Che il «trucchetto» non sia tanto campato in aria lo dimostra il nervosismo scatenato dal servizio di Dimartedì. Tanto che il Codacons, invece di apprezzare il giornalismo di denuncia del programma di Floris, ha sposato la linea del vicepremier Luigi Di Maio, che aveva ringhiato contro chi in tv spiegava come aggirare vincoli e regole del reddito di cittadinanza. E ha deciso di denunciare il conduttore per «induzione al gioco d'azzardo o una qualsiasi forma di favoreggiamento a delinquere». Chiedendo inoltre a La7 di sospendere il giornalista per il «grave comportamento».

Ma di grave c'è anche il modo in cui è stato pensato lo strumento che permette di spendere materialmente i soldi incassati dalla misura tanto fortemente voluta dai Cinque stelle.

La viceministro dell'Economia, Laura Castelli, mesi fa, quando la misura era ancora lontana dal varo, aveva già avvertito che se un beneficiario del Rdc va a fare spese all'Unieuro «magari un controllino della Guardia di finanza lo si fa». Poi sono sopravvenuti numerosi warning sulla privacy violata, e dunque non è più chiarissimo in che modo - e se - il controllo e la tracciabilità delle spese fatte dai percettori del reddito di cittadinanza verranno portati avanti. E di sicuro, invece della denuncia firmata Codacons a Floris, sarebbe stato più edificante sentire Di Maio smentire quel servizio, spiegando magari che non sarà possibile acquistare una carta di credito ricaricabile con la Rdc card, e spiegare anche perché non lo sarà.

Invece si sono preferiti gli strali e le minacce contro chi racconta e denuncia. Perché al momento l'unica cosa certa, stando al sito ufficiale del Rdc, è che «è vietato l'utilizzo del beneficio per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità». Non è chiaro, invece, se sia possibile o meno acquistare, negli stessi negozi - per esempio quelli della grande distribuzione - che vendono quei «beni e servizi di base» indicati come acquisti primari, anche una delle tante carte ricaricabili o prepagate. Ormai numerose e diffusissime. Ce ne sono anche di «usa e getta», ideate magari per scopi specifici. Dalle carte prepagate per Amazon (ma le spese online on devono passare per un portale dedicato?) a quelle per i servizi di streaming audio e video o per i videogames online. Dalle carte sconto delle catene della grande distribuzione fino alle «classiche» carte di credito ricaricabili, che tra l'altro sono spesso collegate a un iban virtuale e permettono anche di risparmiare e ricevere bonifici, cose negate alla card del reddito di cittadinanza. Oltre, naturalmente, a poter essere utilizzate senza dubbio per qualsiasi spesa, online o in negozio.

E, magari, pure dal tabaccaio, per i proibitissimi giochi d'azzardo.

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