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Il fallimento del piano scuole di Renzi

Dei 7 miliardi messi a disposizione per la ristrutturazione delle scuole italiane solo l’11,9% dei soldi stanziati sono davvero arrivati alle ditte

Il fallimento del piano scuole di Renzi

Il piano scuole sicure del governo Renzi è al palo. Dei 7 miliardi messi a disposizione per l’edilizia scolastica solo l’11,9% dei soldi stanziati sono davvero arrivati alle ditte.

Il pagamento effettuato, come spiega Repubblica nella sua inchiesta, indica che un cantiere è stato chiuso e consegnato o, perlomeno, è in uno stato lavori avanzato. La Regione Lazio, per esempio, ha stanziato 88 milioni di fondi regionali per interventi di messa in sicurezza; di questi 37,5 solo per sistemare 89 scuole di Roma. Ma al momento i lavori non sono ancora partiti e pertanto sono state concesse al Comune due proroghe ed è possibile che ne arrivi una terza. Ci sono, poi, Comuni che hanno chiesto mutui per risolvere da soli alcuni problemi risolvibili e altri che hanno scuole impraticabili in cui non è stata nemmeno avviata la pratica “ristrutturazione scuola”. La Regione Sicilia, forse quella messa peggio nel campo dell’edilizia scolastica, ha chiesto finanziamenti solo per 175 edifici mentre la Lombardia si è attivata per 671 e la Sardegna per 805. Il vero problema è che far partire questi lavori, dopo anni di immobilismo, è un’impresa titanica e nel 2015 il governo ha dovuto dire “no” a 5.036 scuole su 6.251, più dell’80 per cento.

Per il 2015 c’erano 905 milioni della Banca europea degli investimenti da girare — 40 milioni l’anno per trent’anni (le rate del mutuo) — a chi ne aveva fatto richiesta. Finora ne hanno beneficiato 1.215 istituti scolastici e, solo il 15 ottobre si scoprirà quanti altri rientreranno in questo primo finanziamento. Ma non è tutto. Dei 905 milioni di Fondi Bei erogati per il primo anno ne sono stati liquidati finora solo 140 milioni, di fronte a “un bilancio triennale” di 2,8 miliardi forniti dal governo. Su molte voci si scopre una differenza tra cifra “messa a bilancio” e quella erogata. I Fondi strutturali europei (i Pon) fino al 2020 valgono 1.025 milioni, ma ne sono stati “pagati” solo 30 milioni. Sulle scuole nuove, finanziate dai comuni con lo sblocco del Patto di stabilità, sono a disposizione 724 milioni nel triennio, ma quelli realmente liberati sono solo 224.

I 350 milioni previsti per le 51 scuole innovative, al momento, non hanno prodotto alcuna ricchezza.

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