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Faraone difende le "okkupazioni" e i professori lo bocciano

Oggi il corpo docente dello storico Liceo Classico romano Tasso promuove un sit-in di protesta contro il sottosegretario all'Istruzione davanti al ministero di Viale Trastevere

Faraone difende le "okkupazioni" e i professori lo bocciano

Questa volta a protestare davanti al ministero dell'Istruzione non ci saranno gli studenti ma insegnanti e dirigenti scolastici. L'elegiaca apologia delle "okkupazioni" lanciata dal sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone dalla prima pagina del quotidiano la Stampa due giorni fa ha sollevato un'ondata di indignazione tra tutti i coloro che quotidianamente combattono per insegnare il rispetto, il dialogo e le regole della democrazia ai ragazzi. Un rappresentante del governo che aspira a "istituzionalizzare" le occupazioni definendole "una lotta all'apatia" dimostra prima di tutto di non avere idea di che cosa stia parlando e implicitamente bolla come "apatici" i professori e gli alunni contrari all'occupazione. Farone non sa di che cosa parla anche quando invita gli istituti a prevedere momenti di "autogestione programmata". Iniziative che esistono già da decenni proposte da presidi e docenti tra l'altro anche per evitare la maledizione annuale delle occupazioni. Incredibilmente il sottosegretario all'Istruzione mostra di ignorare che le occupazioni rappresentano un atto illegale che nega ai docenti il diritto-dovere di svolgere il loro lavoro e che ruba ai ragazzi il loro diritto allo studio.

Oggi a guidare la protesta contro le dichiarazioni di Faraone c'è l corpo docente dello storico Liceo Classico Tasso. Istituto simbolo della sinistra romana, frequentato in passato da Walter Veltroni, Ignazio Marino e Paolo Gentiloni. La scuola negli anni scorsi ha subito occupazioni che hanno provocato danni ingenti poi ripagati dalle famiglie degli alunni coinvolti. Non a caso contro l'occupazione si sono dichiarati anche i rappresentanti dei genitori e pure loro saranno davanti al ministero di Viale Trastevere per esprimere il loro dissenso rispetto alla difesa delle occupazioni sostenuta da Faraone.

In un'intervista rilasciata a Repubblica, Maria Letizia Terrinoni, dirigente del Tasso, spiega che "in un Paese che soffre un deficit di legalità in un periodo come questo, la presa di posizione del sottosegretario Faraone è stata francamente troppo". Dichiarazioni "gravissime", aggiunge la Terrinoni, che arrivano proprio nel periodo delle occupazioni a catena. "Mentre noi abbiamo fatto tutto il possibile per spiegare ai ragazzi che l'occupazione è un atto illegale e che ci sono altri modi per manifestare le proprie idee democraticamente chi ci rappresenta nelle nostre istituzioni ha deciso di prendere pubblicamente le difese, mortificando i nostri sforzi. - si rammarica la preside - Ci sembra assurdo che mentre siamo impegnati in una faticosa battaglia per la legalità qualcuno del governo ci remi contro. Per noi è stato un duro colpo".

Assolutamente sbalordito il professore di Storia e Filosofia Roberto Fantini. "Sono un anziano docente liceale e come altri miei colleghi ho letto con sbigottito smarrimento la recente apologia del sottosegretario Miur, Davide Faraone", scrive il docente che poi rivolge una serie di domande al sottosegretario. "Se come lei dice la scuola è un bene comune trova giusto che alcuni se ne approprino sottraendola all'uso comune?". E ancora :"Non le sembra che mettere in discussione il diritto allo studio e al lavoro (indipendentemente dalle motivazioni più o meno nobili e sincere) sia un atto grave in chiara contraddizione con i valori fondamentali e fondativi della nostra Costituzione?". Il professore chiede pure se Farone abbia un'idea dei rischi che corrono gli alunni "all'interno di locali scolastici privi di qualsiasi tipo di sorveglianza da parte degli adulti e delle legittime autorità".

Chissà se il rappresentante del governo oggi sarà in grado di rispondere a queste legittime domande?

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