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Fazio cocco di mamma (Rai) Intasca 11 milioni di "mancia"

Risultato delle lamentele: maxicontratto su Raiuno per 4 anni. In viale Mazzini già pregano che lo share regga

Fazio cocco di mamma (Rai) Intasca 11 milioni di "mancia"

Tanto di cappello a Fabio Fazio. Ha vinto, stravinto, su tutti i fronti. Si porta a casa un contratto faraonico, gli viene permesso di sforare il tetto di legge sui compensi di dieci volte, viene promosso da Raitre a Raiuno, gli vengono pure comprati i diritti di Che tempo che fa. Un contratto tra i più alti mai visti in Rai: 11,2 milioni di euro per quattro anni, che significa 2,8 milioni all'anno. E, questo, in barba a un intero Parlamento che voleva ridurgli il compenso, a lui come alle altre star, a 240mila euro. Insomma, minacciare di andarsene, intervenire pubblicamente per lamentarsi di essere trattati male dall'azienda per cui si lavora e accusare i partiti di interferire nella vita aziendale della Rai, ha dato i suoi frutti. Certo, i «campioni» vanno pagati, ma nel caso di Fazio siamo arrivati a cifre stellari. Cosa dovrebbe dire ora uno come Carlo Conti che fa il doppio di share di Fazio tutti i giorni e viene pagato 650mila euro all'anno?

Ieri, il consiglio di amministrazione della Rai ha approvato, insieme al resto dei palinsesti invernali, la proposta di contratto presentata dal nuovo dg Mario Orfeo per il presentatore. Solo Carlo Freccero ha abbandonato il consiglio per non votarlo. In sostanza, il nuovo contratto prevede che lo show storico di Fazio, Che tempo che fa, passi dal terzo al primo canale la domenica sera per 32 appuntamenti annuali (da settembre a giugno) più altri 32 in seconda serata al lunedì. La promozione giustifica così l'aumento del cachet (il contratto precedente prevedeva 1,8 milioni all'anno) invece che la sua diminuzione. Nei 2,8 milioni annui sono conteggiati anche i diritti di acquisizione del format che appartengono al presentatore. Dalla Rai si fa trapelare che, in realtà, si tratterebbe di una riduzione perché un così alto numero di serate sul primo canale dovrebbero essere pagate di più. Ma, a settembre, si vedrà quanti punti di share farà in più Che tempo che fa su Raiuno e soprattutto se raggiungerà i risultati delle fiction in onda solitamente alla domenica. In definitiva, invece, è stato un escamotage per convincere Fazio a restare in Rai e impedire che la sua uscita fosse l'inizio di una migrazione di altri colleghi verso altre aziende. E infatti il presidente Monica Maggioni e il dg Mario Orfeo parlano di strategia di consolidamento. Tra l'altro il presentatore aveva fatto balenare un accordo già in fase avanzata con La7. Il nuovo dg, che ha dovuto affrontare la questione in pochi giorni essendo appena subentrato a Campo Dall'Orto, ha preferito così cedere a tutte le richieste del conduttore. Ma ora si aprirà un nuovo fronte: con l'esempio di Fazio, nessuna delle star accetterà di farsi ridurre i compensi in base al codice di autoregolamentazione approvato dal cda che prevede la possibilità di sforare il tetto di legge di 240mila euro ma con una diminuzione del 10-20 per cento in fase di rinnovo.

La scelta dei vertici Rai, che si sono chiusi a difesa delle proprie star, va in direzione opposta alla richiesta delle forze politiche. Chissà se, ora, Fazio continuerà a lamentarsi, come ha fatto nelle ultime settimane in previsione del rinnovo del suo contratto, contro l'ingerenza dei partiti. Ieri il primo a mobilitarsi è stato il solito Michele Anzaldi del Pd: «È un vero schiaffo agli italiani che fanno sacrifici e alla povertà - ha detto - uno schiaffo che arriva da una piccolissima casta di intoccabili. È uno schiaffo al Parlamento che ha approvato una legge ora disattesa con il tetto a 240mila euro. La presunta riduzione del 10 per cento a tutti i compensi si è rivelata una incredibile presa in giro, di cui ora i consiglieri saranno chiamati a rispondere».

Anche Salvini della Lega ha tuonato: «È una vergogna».

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