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Ferrara il più odiato da M5S E lui li sfida: «Me ne frego»

I risultati del sondaggio contro i giornalisti sul blog di Grillo: insulti al direttore del Foglio. A sorpresa votato anche l'«amico» Travaglio

Ferrara il più odiato da M5S E lui li sfida: «Me ne frego»

RomaOrmai lo abbiamo imparato: la democrazia liquida del MoVimento 5 Stelle diventa solida solo quando si tramuta in sterco. Quello, ad esempio, del quale merita di essere ricoperto il «giornalista dell'anno». Che, nella logica grillesca, significa poi il peggiore. Ovvero quello che negli ultimi mesi peggio ha trattato il M5S.

Trattasi di un sondaggio tenutosi sul blog di Beppe Grillo e al quale, autocertifica il sito, avrebbero partecipato oltre 16mila simpatizzanti grillini. Che hanno insignito dell'edizione 2014 del Premio Stercorario (così si chiama questo maleodorante Oscar) Giuliano Ferrara, direttore del Foglio , «giornale che l'anno scorso ha ricevuto 1.523.106,65 euro di finanziamenti pubblici per il 2012», scrive beppergrillo.it . Il voluminoso giornalista ha ricevuto ben 3.822 voti, almeno venti volte di più di quelli ottenuti da molti attuali deputati e senatori alle Parlamentarie che selezionarono nel 2013 i candidati grillini. Ciò che dimostra ancora una volta come la vera cifra del duo «bellicapelli» Grillo&Casaleggio sia l'insulto, la negatività. Un esercito lavora per distruggere, un gruppetto prova a costruire. Ma tant'è.

Ferrara, che ha reagito da par suo, mixando il nome dell'ex comico a quello del poco rimpianto ministro della propaganda hitleriana («Gribbels? Me ne frego»), guida una pattuglia di giornalisti anti-M5S che però si devono accontentare delle posizioni di rincalzo nell'odio grillino: stabilito che Vittorio Zucconi viene considerato fuori concorso perché insignito del premio «Sciacallo dell'anno», nella top ten a Ferrara van dietro Pierluigi Battista del Corriere della Sera con 1.983 voti, Corrado Augias di Repubblica con 1.425, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti con 1.136, il telepredicatore Michele Santoro con 724, Gad Lerner con 674, Massimo Gramellini della Stampa con 518, Carlo De Benedetti (editore di Repubblica ) con 517, Maria Novella Oppo della defunta Unità con 516 ed Ezio Mauro, direttore di Repubblica , 490. La predilezione di Beppe per il giornale di largo Fochetti è confermata dal fatto che ieri «giornalista del giorno» è stato nominato un altro esponente di Repubblica , Francesco Merlo, autore domenica di un profilo dell'incauto Alessandro Di Battista, definito il «Kissinger di Beppe» per il post in cui giustificava gli obiettivi politici del sanguinario Isis che controlla parte dell'Iraq e della Siria. Una porzione di letame anche per lui e che valga come monito.

Gli «stercorari» sono stati scelti tra quelli proposti dallo stesso sito. Alcuni militanti hanno però voluto ignorare le nomination . E colpisce che alcuni voti siano andati a Marco Travaglio, vicedirettore del Fatto Quotidiano , già fiancheggiatore del M5S intiepidito dall'alleanza europea con Nigel Farage. Ventiquattro i voti per Federico Orlando, scomparso pochi giorni fa eppure non escluso dal sondaggio.

La dimostrazione che per i grillini non vale nemmeno il motto per cui l'unico giornalista buono è quello morto.

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