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Fico attacca (ancora) Salvini: "Vada a processo, no alla Tav"

Il presidente della Camera ribadisce la sua contrarietà ai porti chiusi e attacca di nuovo sui migranti: "Il modello Orban non funziona". Ma quella di Fico è una critica generale all'alleanza di governo

Fico attacca (ancora) Salvini: "Vada a processo, no alla Tav"

Il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, parla a Che tempo che fa di Fabio Fazio. E su migranti, Tav e processo Diciotti, il presidente della Camera torna a "sfidare" Matteo Salvini. E apre una nuova piccola crisi all'interno della maggioranza.

"Le persone vanno sempre salvate. Se ci sono persone che stanno male, considerato che non sono sacchi di patate, dopo un minuto devono essere fatti sbarcare". Il riferimento è ovviamente a quanto avvenuto in questi mesi sul blocco dei porti e la linea imposta dal ministro dell'Interno.

E a proposito del caso Diciotti e delle accuse a Salvini, Fico ribadisce: "Non entro nel merito della vicenda Diciotti e rispetto qualsiasi decisione dovesse prendere la Giunta per le autorizzazioni a procedere. Ma posso dire che se arrivasse una richiesta di autorizzazione a procedere nei miei confronti da parte della magistratura, io pregherei la mia camera di appartenenza a darla senza se e senza ma".

Frasi che hanno portato subito Salvini a replicare: "Fico? Mi pare dica no a tutto, tranne che agli sbarchi di immigrati e ai processi. L'Italia ha bisogno di gente che costruisca, non che blocchi tutto". Un riferimento anche alla Tav e alla protesta di Fico contro l'alta velocità Torino-Lione. Mentre il Carroccio è favorevole alla realizzazione dell'opera, i pentastellati puntano i piedi, e Fico se ne fa rappresentante: "Il movimento è stato sempre costituzionalmente no tav, ed è sempre stato vicino ai No tav. Non è possibile tornare indietro".

Il presidente della Camera ha poi continuato sui migranti e sull'Unione europea: "Sono convinto che il modello Orban non funziona, ma credo che nel momento in cui la Cina avanza, e ci sono molte crisi internazionali, l'Europa può essere quella casa dove la politica estera deve essere comune. Bisogna lavorare insieme per risolvere problemi. L'Europa oggi è una grande opportunità rispetto al passato, è quel luogo per dibattere e per equilibrare gli stati del mondo. L'Europa deve essere modificata mantenendo le basi reali".

Il presidente della Camera si conferma dunque il leader dell'ala di sinistra del Movimento 5 Stelle. E si presenta come il referente di tutta quella parte del partito che si ribella al contratto di governo redatto con la Lega. proprio sulla differenza tra i due partiti di governo e sul contratto su cui è fondato l'esecutivo, Fico afferma: "Lega e M5s sono forze diverse, con modelli differenti. La maggioranza è nata con un contratto di governo, e ci sono molte ragioni che possono portare a divergere e alcune per rimanere assieme rispetto allo stesso contratto.

Si deve andare avanti rispetto a ciò che si è detto nel contratto anche se nessuno poteva pensare che sarebbe stato facile".

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