Lo spillo

Fini promette di farsi prete come promise di dimettersi

Per uno passato da fascista berlusconiano ad alleato degli ex comunisti anti Cav fare il prete è l'unica capriola che gli manca

Gianfranco Fini alla convention ''Partecipa''
Gianfranco Fini alla convention ''Partecipa''

L'altro giorno Gianfranco Fini si è superato. Davanti alle telecamere di La7 l'ex presidente della Camera si è lamentato dell'eccessivo berlusconismo del suo (ex?) amico Maurizio Gasparri, con cui duettava su matrimoni gay, etica e diritti, tanto da arrivare a dire: «Se un giorno dovessi criticare il Cavaliere, mi farei prete». Ci sarebbe quasi da credergli, anche se Fini non è credibile. Ha sempre giurato e spergiurato sulla sua stessa carica che non sapeva nulla della casa di Montecarlo e del cognato Giancarlo Tulliani e non si è mai dimesso.

Certo, per uno passato da fascista berlusconiano ad alleato degli ex comunisti anti Cav fare il prete è l'unica capriola che gli manca.

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