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Fino a 30mila euro a testa per cenare insieme a Renzi

L'evento di fundraising organizzato dal finanziere Micheli. Tra i 37 ospiti anche Sala e Letizia Moratti

Fino a 30mila euro a testa per cenare insieme a Renzi

«Voglio domande cattive», «voglio domande cattive», chiedeva mercoledì sera Matteo Renzi con aria furbetta in un salotto milanese con vista sul Castello Sforzesco, il parco, le torri di Porta Nuova e, spostando un po' lo sguardo, anche le guglie della Madonnina. Ma è difficile diventare oggetto di richieste perfide e incalzanti se sei ospite, intorno allo stesso tavolo e con altre trentasette persone, di Francesco Micheli, uomo di finanza e di cultura. Clima disteso di chiacchiera, che va avanti fino all'una di notte.

Niente paura per il premier: al posto delle critiche costruttive ha ricevuto qualcosa di altrettanto utile quando si tratta di far politica: cospicui finanziamenti. Anche se a tavola la parola danè non si pronuncia né in dialetto né in italiano né in altra lingua dell'orbe terracqueo, il denaro ha un ruolo importante in questa cena che ufficialmente non è di fundraising, e di sicuro non se ne occupa il padrone di casa, ma nei fatti riesce a indirizzare fino a 30mila euro per ciascun convitato (interessato) verso il Comitato per il «Sì». «Sì» alle riforme e «Sì» al referendum, naturalmente.

Possono sembrare somme enormi e lo sono. Un po' meno se si pensa al parterre di ospiti scelti per gustare il risotto con borlotti e verdure, principe del menù, e la conversazione a base di politica estera, molte elezioni americani e tante critiche all'Europa cattiva con l'Italia. Volano parole come «rovesciare il tavolo» dell'Ue, «non sopportarne più le angherie economiche».

Serata molto trasversale, dice chi ha partecipato, dove non sono mancate le sorprese. La coppia brilliant è Letizia Moratti con il consorte Gianmarco. La garbata Letizia ha scambiato molte carinerie con il premier, che le ha fatto i complimenti non solo per Expo ma anche per Porta Nuova. Sorrisi anche con il successore Giuseppe Sala, anche lui ospite della tavolata, e d'altra parte il sindaco era capo di Gabinetto quando la sciura Moratti era a Palazzo Marino.

Nessun volto simbolico alla Marco Tronchetti Provera. L'idea alla base della serata era presentare persone importanti ma sconosciute a Renzi piuttosto che farlo trovare di fronte ai soliti noti. Medesimo discorso anche per industriali, banchieri, professionisti. Sarà anche per questo che il presidente del Consiglio, refrattario ai salotti romani che ormai diffidano apertamente di lui e delle sue assenze, si rifugia con assiduità sempre maggiore nelle più discrete dimore milanesi.

Intorno al tavolo, tra gli altri, il noto commercialista Roberto Spada, molto vicino a Stefano Parisi in campagna elettorale. E poi Davide Campari e Luca Garavoglia, Paolo Basilico, gestore del gruppo finanziario Kairos. E ancora Ernesto Pellegrini, l'ex presidente dell'Inter adesso attivo nel catering sociale con il ristorante Ruben per i senzatetto.

Sembrerà strano che a una serata del genere nessuno abbia parlato di banche, di Expo, di economia. Così dicono i commensali e noi vogliamo credere alla loro buona fede. Un'altra piccola nota: tra gli invitati non c'era nessun politico attivo (tranne il sindaco) e nessun giornalista, nemmeno un direttore di giornale.

Un caso? Ah, questo proprio no.

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