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Firenze, ora Carrai chiede soldi a Renzi

Per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze "in una lettera avevamo avuto rassicurazioni dall’allora ministro Lupi: lo Stato avrebbe concorso fino a 150 milioni di euro. Noi auspichiamo che queste risorse arrivino"

Firenze, ora Carrai chiede soldi a Renzi

"Nel nostro piano l’inizio dei lavori sta nella primavera del 2016 e noi auspichiamo che questa data possa essere rispettata". Lo ha affermato Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti, a proposito del progetto di potenziamento dello scalo di Firenze con la nuova pista. "Naturalmente ad oggi non è più competenza nostra - ha detto Carrai, che ha partecipato a una tavola rotonda sul tema - la procedura è al ministero dell’Ambiente per la Via, dopodiché ci sarà la conferenza dei servizi".

Il presidente della società di gestione ha ricordato che "abbiamo lavorato in un masterplan stando alle indicazioni che ci ha fornito Enac, che è il regolatore per quanto riguarda la struttura della pista, quindi la sua lunghezza. Enac ci ha detto di farla di 2.400 metri, cosa che abbiamo fatto, e così come è stata approvata in linea tecnica da Enac che, ripeto, è l’unico ente competente sulla morfologia della pista, come previsto dalla normativa mondiale".

Per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze "in una lettera avevamo avuto rassicurazioni dall’allora ministro Lupi: lo Stato avrebbe concorso fino a 150 milioni di euro. Noi auspichiamo che queste risorse arrivino. Gli aeroporti di Firenze e Pisa sono stati inseriti tra gli scali strategici e quindi, possono essere ammessi ai finanziamenti che speriamo arrivino presto".

Toscana Aeroporti, ha ricordato Carrai, ha sviluppato "un piano economico-finanziario che prevede 300 milioni di euro di investimenti, di cui 150 con mezzi propri e 150 da finanziamento dello Stato: 50 sono già stati ammessi dalla precedente legge, il cosiddetto Sblocca-Italia".

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