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Fitto ormai è alla frutta e insulta Berlusconi

Il dissidente all'attacco: Silvio non capisce che dovrebbe fare un passo indietro e invece preferisce autorottamarsi. Il Cavaliere: mai litigato con lui, è un politico regionale

Fitto ormai è alla frutta e insulta Berlusconi

Berlusconi, dopo il bagno di folla di Lecce, lascia la Puglia dove per due giorni ha tirato la volata della candidata Adriana Poli Bortone, giusto ieri ricacciata da Fratelli d'Italia che invece appoggia Schittulli. La Poli Bortone era già stata sospesa l'11 di maggio scorso da Fdi ma i media non avevano messo in risalto la cosa. Così, ecco un secondo ostracismo. Una Regione difficile la Puglia dove, un centrodestra frantumato produce ogni giorno fiele. Veleno puro da Fitto che, forse nervoso per i sondaggi, passa agli insulti: «Un leader dovrebbe sapere quando fare un passo indietro. Berlusconi preferisce invece distruggere tutto e perfino autorottamarsi». E ancora: «Berlusconi è un capitolo chiuso, un finale malinconico. Peccato non sarà ricordato bene». E poi giù a criticare le due giornate, vero e proprio «flop».

Il Cavaliere risponde con meno astio e, prima di lasciare la Regione, rilascia un'intervista a TeleNorba , tv locale: «Il mio progetto di Partito repubblicano è inclusivo. Fitto? Io non ho mai litigato con lui. È lui, però, che ha continuato a mettersi di traverso e provocato la rottura». Poi, il Cavaliere entra nel merito: «Non si capisce perché Fitto, essendo cambiata la posizione del partito ed essendo arrivati a quelle che erano inizialmente le sue posizioni, non sia rientrato nelle critiche e abbia continuato a portarle avanti». Quindi: «Questo è un segno assoluto e preciso che la sua volontà era quella di assumere nel partito un ruolo che nessuno gli riconosce. Quando abbiamo votato sue proposte nel Comitato di presidenza su 74 presenti solo due hanno votato per la loro tesi. Fitto è un episodio assolutamente e soltanto regionale, pugliese».

Già, la linea di Forza Italia. Il Cavaliere ribadisce che il patto del Nazareno è morto e sepolto sebbene qualcuno ogni tanto ne rievochi la resurrezione: «Non ci sono le condizioni per un riavvicinamento di Fi alla maggioranza. Via via la personalità di Renzi è venuta fuori e noi abbiamo cominciato a ricrederci su quello che stavamo facendo». Renzi è troppo ambizioso: «Confermo nella maniera più assoluta di vedere con molta apprensione una possibile deriva autoritaria. E poi il premier non fa gli interessi dei cittadini». Il voto non è all'orizzonte: «Non credo alle elezioni anticipate: non convengono a Renzi; e i parlamentari vogliono restare lì a percepire una lauta prebenda fino alla fine della legislatura; soprattutto i grillini non vogliono andare a casa».

Il Cavaliere, che ricorda come un sondaggio lo indichi ancora come «uno dei tre politici più conosciuti assieme a Obama e Putin», è ancora pronto a girare l'Italia per scuotere i moderati. Stasera, per esempio, sarà a Lecco per una cena elettorale a sostegno della candidatura di Alberto Negrini, sostenuto da Fi, Lega, Fdi e la lista civica Viva Lecco!. Manifestazione organizzata dal commissario provinciale di Fi, Michela Vittoria Brambilla. Cene che, tra l'altro, portano pure qualche soldo nelle casse in un partito dai conti in rosso. In Puglia, per esempio, è andata alla grande e il Cavaliere, nella splendida cornice di Borgo Egnazia a Savelletri di Fasano, non ha rinunciato a una battuta: «Tutti mi chiedono di fare i sefie. Io rispondo che non sono mica Renzi ma in fondo potrei farli pagare. Più agli uomini, ovviamente. Così il partito avrebbe più risorse...». Domani, invece, Berlusconi sarà a Saronno assieme a Lara Comi per sostenere la candidatura a sindaco di Pierluigi Gilli.

E a Saronno il Cavaliere potrebbe far visita alla casa che ha dato i natali a suo padre Luigi nel 1908.

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