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Il flop delle "Regionarie": 3.538 votanti

Alle consultazioni del M5s partecipano solo 3.538 votanti

Il flop delle "Regionarie": 3.538 votanti

Un piccolo paese della provincia italiana abitato da 3.538 persone. Questo è il valore reale della democrazia diretta che per Grillo e Casaleggio dovrebbe soppiantare il Parlamento. La cifra è data dalla somma degli attivisti che hanno partecipato al voto per le «regionarie» grilline in Basilicata, Sardegna, Trentino e Alto Adige. Il confronto è ancora più impietoso se pensiamo alla popolazione totale delle tre regioni: poco più di tre milioni. Non saranno ancora tutti elettori, ma il paragone con le poche migliaia di utenti che hanno espresso le proprie preferenze su Rousseau è disarmante. E non rende onore nemmeno alle alte percentuali conquistate dal Movimento alle elezioni politiche del 4 marzo, soprattutto in Sardegna e Basilicata.

A dimostrazione di come la democrazia elettronica vaneggiata dai guru pentastellati sia un affare per pochi «eletti», anche tra gli stessi simpatizzanti e militanti che premiano il M5s nelle consultazioni elettorali tradizionali. Il Blog delle Stelle stavolta almeno non parla di «trionfo della partecipazione». Lo staff si limita a una nota stringata: «Di seguito pubblichiamo i risultati delle votazioni avvenute mercoledì 1 agosto 2018». Seguono i nomi dei prescelti alla carica di governatore, tranne che per la Basilicata dove i quattro candidati più votati nelle due province di Potenza e Matera dovranno rispondere a una mail entro le 14 di oggi se vorranno «avanzare la candidatura alla Presidenza della Regione». In allegato ci sono i file con il dettaglio dei voti per ogni territorio coinvolto, e la partecipazione è leggermente più alta per le votazioni alla carica di consigliere. Ma si parla di qualche decina di iscritti in più.

In Basilicata hanno votato 1.357 persone, in Sardegna 1.804, Trentino 288 e in Alto Adige i numeri sono da condominio: 89 attivisti. Con candidati che in tutte le regioni raccolgono due, cinque, sette o dodici preferenze. Cifre ridicole persino per un classico paese della provincia italiana popolato da poco più di tremila anime.

Lo stesso pugno di clic decisivi per le sorti e le carriere degli aspiranti governatori.

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