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Forza Italia, salta l'accordo E in Puglia ora è buio Fitto

Sfuma il ticket Poli Bortone-Schittulli contro l'ex sindaco Pd Emiliano Il ribelle azzurro: "Colpa del Cavaliere". Ma i sondaggi gli danno torto

Forza Italia, salta l'accordo E in Puglia ora è buio Fitto

Roma - Fumata nera. Il centrodestra si spacca in Puglia: Forza Italia appoggerà Adriana Poli Bortone assieme a «Noi con Salvini» mentre i «ricostruttori» di Fitto, proseguono con Francesco Schittulli in compagnia dell'Ncd e di Fratelli d'Italia. A nulla è servito l'ultimo tentativo, in zona Cesarini, di trovare un accordo e correre con un candidato solo. Il tavolo, apertosi mercoledì sera a Bari e proseguito fino a mezzanotte con un nulla di fatto, s'è riunito anche ieri mattina; ma all'ora di pranzo s'è consumato lo strappo definitivo. Eppure quarantotto ore prima Fitto pareva intenzionato a ridiscutere la questione candidature; anche perché un sondaggio della Swg parla chiaro: Michele Emiliano, candidato del Pd, è in testa. Ma il dato pesante è che contro Schittulli Emiliano viaggia tra il 45 e il 50 per cento mentre Schittulli è dato al 35/37 per cento. Con la Poli Bortone in campo, data invece tra il 35 e il 39, Emiliano perde terreno (tra il 44 e il 48 per cento). Insomma, la Poli Bortone è più forte di Schittulli. Allora perché non convergere tutti sull'ex sindaco di Lecce? Pare che i niet di Fitto siano stati irremovibili proprio sulla Poli Bortone e sull'alleanza con la Lega. Difficile pertanto trovare la quadra. L'unica carta che Fitto avrebbe messo sul tavolo, seppur con poca convinzione, è stata quella di ventilare l'ipotesi di una terza candidatura unitaria; una sorta di outsider, capace di elidere sia Schittulli sia Poli Bortone. Ma se Fitto era disposto a mollare il primo, Forza Italia (forte dei sondaggi) non era disposta a fare lo stesso con la Poli Bortone. Anche l'ipotesi del jolly, individuato in Vincenzo Magistà, direttore di Telenorba, è pertanto franata.

Naturalmente, subito dopo, tra fittiani e lealisti è partita la corsa al j'accuse: colpa vostra se si corre divisi e quindi si perde. Il coordinatore pugliese Vitali spiega: «Per noi la Poli Bortone non poteva essere messa in discussione; siamo rimasti sulle stesse posizioni, la Poli per noi, Schittulli per gli altri amici. Abbiamo cercato di fare un passo avanti, ma per noi si fa con la Poli, tutte le altre condizioni sono per noi accettabili, ma non quella di togliere dal tavolo la Poli». Poi l'affondo: «Schittulli il centrodestra unito lo ha avuto e lo ha rotto nelle scorse settimane; la Poli Bortone è la candidata che può ancora unire il centrodestra, se si accetta questo, bene; diversamente ormai il tempo è scaduto».

Durissimo invece Fitto: «Berlusconi ha voluto regolare i conti con il sottoscritto e così regala la Puglia al Pd. Noi lavoreremo per un risultato diverso sostenendo Francesco Schittulli e per costruire una campagna elettorale di contenuti e per costruire il centrodestra dei prossimi anni, dove chi ha consenso possa liberamente esprimere le proprie idee». Quindi il graffio: «Forza Italia è un partito privo di ogni regola, dove non ci sono organismi dirigenti legittimati». Sconsolato Francesco Paolo Sisto: «Domanda: perché avremmo dovuto sostituirla con un candidato obiettivamente più debole come Schittulli ovvero, con fare suicidario, addirittura con una new entry? ».

Così, Forza Italia va alla pugna con le truppe divise; almeno in Puglia. Il Cavaliere, in tutt'altre faccende affaccendato la liquida come beghe di partito dilaniato da piccole ambizioni personali. Motivo in più per liquidare tutto subito dopo le Regionali di fine mese.

Per ripartire con una «cosa» tutta nuova: leggera, in perfetto stile Usa, da lanciare con l'aiuto di un pezzo grosso del Partito repubblicano statunitense.

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