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Forza Italia si ricompatta: "Basta coi personalismi"

In settimana il primo incontro del nuovo direttorio. Ma Toti avverte: non sono solo

Forza Italia si ricompatta: "Basta coi personalismi"

Il quadrumvirato chiamato a gestire Forza Italia, dopo il terremoto degli ultimi giorni, si prepara al suo primo incontro, fissato per la prossima settimana. Dopo l'addio di Giovanni Toti e l'indisponibilità di Mara Carfagna a far parte del nuovo direttorio, Antonio Tajani, Annamaria Bernini, Mariastella Gelmini e Sestino Giacomoni dovranno tentare innanzitutto di calmare le acque e richiamare tutti a uno sforzo di unità, nel nome dei valori fondanti di Forza Italia e della fiducia nel leader e fondatore, Silvio Berlusconi.

L'invito sarà quello a mettere da parte i personalismi e concentrarsi sui contenuti, cercando di dialogare il più possibile con il territorio e far sentire la voce di Forza Italia. Oggi Anna Maria Bernini sarà a Lampedusa per incontrare gli uomini e le donne della Guardia di finanza e della Guardia costiera, impegnati quotidianamente nelle operazioni di soccorso e nel contrasto all'immigrazione clandestina, Mariastella Gelmini incontrerà gli artigiani in provincia di Brescia, mentre Licia Ronzulli visiterà le case famiglie e i tribunali dei minori di tutta Italia per dare seguito alla battaglia su Bibbiano. La sfida è far capire che il partito va avanti e procederà comunque alla celebrazione dei congressi e delle primarie, ma il percorso sarà sviluppato senza snaturare la natura del partito e senza depotenziare o rinunciare alla guida politica di Silvio Berlusconi.

«Forza Italia, non è quella dipinta dai giornali in questi giorni, Forza Italia è un movimento di persone serie e libere, dove il dibattito è molto diffuso» dice Sestino Giacomoni. «L'esistenza di un dibattito interno, normale in democrazia, non cancella certo il fatto che siamo tutti uniti nelle cose importanti da fare, nella politica, e soprattutto nel voler mandare a casa un governo che sta distruggendo l'economia e la credibilità del nostro Paese». La speranza è anche quella di riavviare il dialogo con Mara Carfagna per la quale la questione non è personale ma politica. La vicepresidente della Camera dalla prossima settimana riprenderà a muoversi sul territorio, incontrerà mercoledì le vittime del Forteto, e continuerà a raccogliere il malcontento di chi vuole aprire una fase nuova nel partito, in modo da frenare le spinte centrifughe. Antonio Tajani mette in chiaro il suo pensiero in una intervista al Corriere della Sera: «La politica non si fa sugli organigrammi, ma sulle idee. Basta con polemiche e capricci. Questo è il momento di essere uniti e lavorare tutti con umiltà, modestia e tenacia senza pensare ai galloni o ai pennacchi. Tanto, di capo, ce n'è uno solo: Berlusconi; e non esiste un suo successore».

E se Giovanni Toti fa sapere di stare ricevendo «tantissimi messaggi di adesione al nostro progetto» e aggiunge: «mi dispiace deludere chi pensa che io sia solo, siamo tanti e saremo sempre di più», la parlamentare romagnola Simona Vietina smentisce le indiscrezioni e mette in chiaro che è e resterà sempre «una parlamentare di Forza Italia, fedele al mandato che ci hanno dato gli elettori».

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