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Freno agli sbarchi, l'Ue ratifica la linea Minniti

Accordi del governo coi sindaci libici e codice di condotta delle Ong: c'è l'intesa tra i leader

Freno agli sbarchi, l'Ue ratifica la linea Minniti

Roma - Sì al potenziamento della «cooperazione economica con le comunità locali» e sì anche al «codice di condotta in materia di salvataggi in mare» che tutte le Ong devono rispettare. L'Italia oggi vola a Parigi dove si terrà il vertice tra i leader Ue di Italia, Germania, Francia e Spagna e quelli di tre Paesi africani: Ciad, Nigeria e Libia.

Il premier Paolo Gentiloni è pronto ad incassare un doppio via libera sul fronte dell'emergenza sbarchi al quale si aggiunge la garanzia dell'appoggio dell'Europa al nostro governo nel contrasto del traffico di esseri umani. Sempre meglio essere cauti con l'ottimismo ma sembra davvero che si cominci ad intravedere una luce, per quanto fievole, in fondo al tunnel al termine del quale finalmente il nostro Paese dovrebbe non essere più lasciato completamente solo a fronteggiare l'emergenza sbarchi. Un passo, è bene sottolinearlo, che l'Europa sembra voler compiere adesso ovvero in un momento in cui gli sbarchi sono quasi azzerati. Una frenata, ne sono convinti anche in Europa, dovuta proprio alle misure messe in piedi dal ministro dell'Interno, Marco Minniti, ovvero le nuove regole per le Ong e gli accordi con i leader libici. In agosto infatti gli sbarchi sono stati fino ad ora 2.932 contro i 21.294 del 2016. Ed è con la dote di questo risultato che Gentiloni si prepara ad incontrare Emmanuel Macron, Angela Merkel e Mariano Rajoy che insieme si confronteranno con Fayez Serraj, Mahamadou Issoufou e Idriss Deby. Se al quadro si aggiunge la dichiarazione della Merkel sulla necessità di rivedere il trattato di Dublino (quello che prevede la concessione dell'asilo nel primo paese di arrivo) la luce in fondo al tunnel appare più vicina. La cancelliera infatti insiste sulla necessità della ridistribuzione dei migranti in tutta la Ue. «Non è possibile che la Grecia o l'Italia da sole debbano sopportare tutti gli oneri», afferma la Merkel. Non è prima volta che la cancelliera definisce Dublino superato, ma non lo aveva mai fatto in questi termini.

Nel vertice di oggi Germania, Spagna, Francia e Italia prenderanno l'impegno di migliorare ed incrementare la cooperazione economica con le comunità locali che si trovano lungo le rotte migratorie concentrandosi su Niger e Libia. L'obiettivo è trovare fonti di guadagno slegate dal traffico di esseri umani. In questo senso, è scritto nel documento elaborato per il vertice, «il progetto italiano di cooperazione con 14 comunità locali sulle rotte migratorie in Libia è molto opportuno».

Germania, Francia, Spagna e l'Alto rappresentante Ue, Federica Mogherini approvano «le misure prese dall'Italia nel pieno rispetto del diritto internazionale» in riferimento al codice di condotta del Viminale indirizzato alle Ong sui salvataggi in mare. Si tratta di un «passo avanti positivo che consente di migliorare coordinamento e efficacia dei salvataggi», si legge nel documento.

I leader Ue dunque chiedono a le Ong «di firmare il codice e rispettarlo».

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