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Il Ft avverte l'Italia: "Un nuovo Napolitano o saranno guai"

Il quotidiano finanziario: è l'unica istituzione che dà prestigio al Paese

Il Ft avverte l'Italia: "Un nuovo Napolitano o saranno guai"

Un altro come Giorgio Napolitano o per l'Italia sarà la fine. È l'avvertimento - neanche tanto tra le righe - del Financial Times, che erge l'attuale Presidente della Repubblia a "luce nell'oscurità". 

In un articolo pubblicato sulla versione online del quotidiano finanziario, Tony Barber descrive l'Italia con parole tutt'altro che rassicuranti: "Negli ultimi 15 anni, c’è stato davvero poco di positivo da dire sulla performance economica dell’Italia, e ancora meno circa la qualità della sua vita politica", scrive sul suo blog, "Tuttavia una istituzione emerge, con la sua reputazione intatta – e anche rafforzata – da questo lungo periodo di incompetenza, corruzione e declino. Sto parlando della presidenza della Repubblica".

In particolare, Barber si riferisce a "Carlo Azeglio Ciampi, che è stato capo dello Stato dal 1999 al 2006, e Giorgio Napolitano, suo successore e attuale presidente" che "hanno rappresentato tutto ciò che è dignitoso, decoroso e onorevole del loro Paese". Una condotta che rende "ancora più chiara la vergogna di una classe politica litigiosa e che pensa solo ai propri interessi", ma che ha permesso all'Italia di conservare rispetto all'estero. 

"La saggezza del presidente, il suo coraggio e il senso dello Stato saranno dolorosamente rimpianti in Italia e all’estero", conclude parlando dell'ipotesi di dimissioni, "Il forte senso del dovere è una delle ragioni per cui, Mr Napolitano, come Mr Ciampi, godono di tanto rispetto.

 Gli amici dell’Italia sperano dal profondo del cuore che il prossimo presidente faccia bene nel suo ruolo quanto Napolitano visto anche che l’economia italiana e le sue finanze pubbliche sono ancora in profonda crisi".

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