Politica

Il gas dall'Austria torna regolare Il governo: nessun rincaro alle bollette

Lecce In Austria il flusso di gas torna regolare, in Puglia vengono meno le recinzioni attorno al cantiere Tap. A distanza di due giorni dall'esplosione dell'impianto di distruzione di Baumgarten an der March che ha sollevato nuovi e vecchi timori, rimbalzano notizie rassicuranti per le bollette degli italiani e per l'ordine pubblico. La prefettura di Lecce ha deciso di non rinnovare l'ordinanza con cui per 30 giorni è stata istituita la zona rossa nelle campagne di San Foca, frazione di Melendugno, provincia di Lecce, dove c'è il cantiere per la realizzazione dell'approdo del gasdotto Tap che dovrebbe portare il gas dall'Azerbaijan all'Europa. L'area è rimasta blindata per un mese: un fazzoletto di terra controllato 24 ore su 24 per scongiurare possibili assalti da parte di gruppi che si oppongono all'opera. La recinzione antisfondamento sarà smantellata insieme a otto cancelli sistemati attorno al perimetro. In ogni caso saranno assicurati controlli quotidiani e, qualora dovessero verificarsi disordini, potrebbero essere adottati altri provvedimenti. Perché nel Salento, nonostante la decisione della prefettura venga interpretata come un gesto distensivo, la tensione rimane alta. Del resto, gli ultimi scontri risalgono a pochi giorni fa, nel corso di un corteo a Lecce. Intanto, in Italia rientra lo spettro dell'emergenza energetica grazie alle buone notizie che arrivano dall'Austria. Dopo l'esplosione del terminal e l'interruzione delle forniture, il flusso del metano sul gasdotto Tag che porta il gas russo in Italia attraverso il Tarvisio è di nuovo regolare.

E il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, precisa che non ci saranno rincari sulle bollette. BCas

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