Cronache

Il generale: "Prendiamo donne e bimbi. Tra i maschi il rischio foreign fighters"

L'ex ufficiale dell'Esercito: "Serve un filtro sugli uomini in entrata"

Il generale: "Prendiamo donne e bimbi. Tra i maschi il rischio foreign fighters"

«Appoggio in pieno ciò che sta facendo il governo sulla questione migranti. I pericoli sono di diverso tipo»: è il generale Giuseppe Morabito, ufficiale in congedo dell'Esercito e docente al Nato Defense College Foundation, a spiegare come la strategia scelta dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, per bloccare i flussi, sia la strada giusta. Morabito è esperto di Medio Oriente e Nord Africa, oltre che di terrorismo.

Generale, gli immigrati sono un business anche per la malavita italiana?

«Direi di sì. Pensate che quando la nave Ong arrivava in porto e si spegnevano le luci delle telecamere c'era chi si occupava della disinfezione, chi di rifornire di cibo per il successivo carico di migranti, chi di fare rifornimento di carburante. È in quel contesto che potrebbero essersi inseriti contatti con la realtà locale e, quindi, anche con la malavita, soprattutto al Sud. Salvini non è proprio contento che Soros paghi perché i soldi vanno anche a questi soggetti».

Quindi ritiene che la linea intrapresa dal ministro dell'Interno sia quella giusta?

«Partiamo dal presupposto che Salvini non ha scoperto nulla di nuovo. Lo aveva già detto il suo predecessore al Viminale, Marco Minniti, che tra i migranti avrebbero potuto infiltrarsi dei terroristi. Il Paese con più foreign fighters è la Tunisia e 3mila maschi tunisini sono arrivati in Italia negli ultimi giorni. A questo si aggiunge che Erdogan sta utilizzando i foreign fighters contro i curdi. Allo stato attuale si può comprare un biglietto aereo da Ankara per Tripoli e nessuno chiede il passaporto. Quindi, finché non sapremo chi sale sugli aerei dalla Turchia e poi va in Libia e poi dalla Libia scompare, io comincio ad avere una punta di idea che forse Salvini abbia ragione a non far entrare uomini adulti, ma solo bambini e donne, non ha tutti i torti. Affrontare il problema di muso è la scelta giusta».

Il titolare del Viminale ha dichiarato che molti dei tunisini in arrivo in Italia sono ex galeotti e per questo è stato criticato. Ha ragione o no?

«Faccio una domanda semplicissima: un foreign fighter lo terreste in galera o lo mandereste in giro? Ecco la risposta. Il termine galeotto comprende diverse categorie: c'è gente che merita di stare in galera o gente che sta in galera. È un termine estensivo. Il concetto è: tu sei un galeotto e la società tunisina è contenta se un ex galeotto se ne va. Quindi, non posso che essere d'accordo con Salvini se dice che vuole andare in Tunisia a dire che non vuol più far entrare maschi adulti perché tra questi potrebbero nascondersi non soltanto ex detenuti, ma anche terroristi che sono stati nelle galere tunisine e vogliono andarsene verso l'Europa».

Qual è la soluzione che propone, quindi?

«Prendiamo donne e bambini, formiamoli, diamogli un'istruzione, ma se sei un maschio adulto devi passare sotto un filtro perché c'è un rischio concreto. Senza per questo essere accusati di razzismo o discrimiazione».

Il rischio terrorismo è ancora così alto in Italia?

«Noi abbiamo le migliori forze di polizia, armate e di intelligence.

Se finora abbiamo evitato attacchi è perché siamo bravi, ma non si può escludere che prima o poi possa succedere».

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