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"Gerusalemme est capitale della Palestina"

I Paesi arabi attaccano duramente Israele. E anche l'Europa si schiera contro gli Usa

"Gerusalemme est capitale della Palestina"

Dal vertice dei Paesi musulmani tenuto a Istanbul in Turchia arriva non solo la scontata condanna della scelta di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, ma anche la «controproposta»: la parte orientale di Gerusalemme (quella a maggioranza etnica araba che Israele conquistò con la guerra dei Sei Giorni del 1967) diventi la capitale dello Stato palestinese.

I leader che hanno risposto alla convocazione d'urgenza del presidente turco Recep Tayyip Erdogan hanno invitato tutti i Paesi del mondo a riconoscere la Palestina indipendente e hanno definito «nulla e illegale» la decisione di Trump su Gerusalemme. Il presidente palestinese Abu Mazen ha da parte sua avvertito che Washington «non ha più alcun ruolo da svolgere nel processo di pace» e ha dichiarato annullati tutti gli accordi con Israele a partire da quelli di Oslo del 1993. Protagonista della giornata Erdogan, padrone di casa nelle vesti di paladino della causa palestinese. Il presidente turco ha aperto il summit descrivendo Israele come uno Stato «occupante» e «terrorista» e l'ha chiuso assicurando che «non resterò inerte davanti alle sue azioni». Il leader di Ankara ha ringraziato il Papa «che ha compreso l'importanza della situazione e della nostra posizione».

Secondo Erdogan «Trump ha dimostrato di avere una mentalità sionista». Erdogan ha affermato che «il mondo islamico è unito», ma le tensioni tra Iran e Arabia Saudita e le rispettive aree di influenza restano fortissime, mentre non sembra che Paesi come l'Egitto, gli Emirati Arabi Uniti e la stessa Arabia vogliano incrinare i loro rapporti con gli Usa.

Tra le reazioni si segnala quella della Russia, che «non condivide la posizione di Erdogan contro Israele». Quanto all'Europa, che già a partire dal presidente francese Emmanuel Macron ha preso posizioni apertamente critiche sulla questione di Gerusalemme, sembra che sia pronta a prendere le distanze ufficialmente nel vertice di oggi e domani.

Gentiloni ha però suggerito che l'Europa non si lamenti di Trump e faccia invece la sua parte.

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