Politica estera

La giornalista Kurmasheva resta in cella fino a giugno

Il tribunale Sovetsky di Kazan ha prolungato di altri due mesi la custodia cautelare della giornalista russo-americana di Radio Liberty - che Mosca considera un agente straniero - Alsu Kurmasheva

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Il tribunale Sovetsky di Kazan ha prolungato di altri due mesi la custodia cautelare della giornalista russo-americana di Radio Liberty - che Mosca considera un agente straniero - Alsu Kurmasheva. Lo riporta la Tass. La reporter dovrà, quindi, restare in carcere almeno sino al 5 giugno prossimo.

La giornalista è accusata di aver violato la legislazione russa sugli agenti stranieri. In una comunicazione ai giornalisti, la reporter di Radio Liberty si è lamentata delle sue condizioni di detenzione. «Non mi sento molto bene - ha raccontato -. Alcune diagnosi sono peggiorate e non sto molto bene fisicamente. Le condizioni di vita sono pessime, non ho modo di prendermi cura della mia salute. Ho delle lamentele sulle condizioni di detenzione. La cella è di cinque metri quadrati per due, non c'è acqua calda, al posto del Wc c'è un buco nel pavimento. Non c'è nemmeno mezzo metro di pavimento libero da percorrere. Non c'è tavolo, le pareti sono logore, probabilmente non ci sono state riparazioni da mezzo secolo».

La vicenda si aggiunge a quella di Evan Gerskhkovich, il giornalista americano del Wall Street che è detenuto in Russia e per la liberazione del quale qualche giorno fa il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto di essere «al lavoro ogni giorno». Gerskhovich è in carcere da un anno, e proprio in occasione e Biden ha parlato di un «triste anniversario». «Come ho detto ai genitori di Evan - ha proseguito l'inquilino della Casa Bianca - , neanche io rinuncerò mai alla speranza. Continueremo a lavorare ogni giorno per garantire il suo rilascio. Continueremo a denunciare e a imporre costi per i terribili tentativi della Russia di utilizzare gli americani come merce di scambio».

Gershkovich, 32 anni, esperto di Russia per il WSJ, è stato arrestato dal Servizio di sicurezza federale russo con l'accusa di spionaggio nel marzo 2023, primo giornalista americano a subire questo destino dai tempi della Guerra Fredda.

Gershkovich è stato inserito nella lista delle 100 persone più influenti al mondo dalla rivista Time nel 2023.

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