Cronache

Il giorno nero delle montagne italiane: tre scialpinisti muoiono sotto le valanghe

Una vittima nelle Alpi piemontesi, una in Alto Adige e in Valle d'Aosta

Il giorno nero delle montagne italiane: tre scialpinisti muoiono sotto le valanghe

Uccisi dalle valanghe. Tre incidenti mortali in montagna, che si sono verificati nel giro di poche ore, non hanno lasciato scampo a tre sciatori.

Uno è avvenuto sulle Alpi piemontesi, un altro in Alto Adige e l'ultimo in Valle d'Aosta.

Un giovane che scendeva con lo snowboard in alta Valsesia, ad Alagna, in provincia di Vercelli è stato centrato da una slavina. La valanga, a quota 2.800 metri, non ha coinvolto solo lui ma altre tre persone che stavano scendendo, dopo aver fatto una gita di scialpinismo. Due di queste, interessate solo marginalmente, sono riuscite a mettersi in salvo, senza attendere i soccorsi. Un terzo è sceso a valle e ha l'allarme con il telefono, mentre il giovane snowbordista è stato sepolto dalla neve e non c'è stato modo di salvarlo. È accaduto prima delle 13. Subito è intervenuto un elicottero del 118 e la squadra con il personale sanitario, insieme ai tecnici del soccorso alpino e della guardia di finanza, perché la valanga era su due fronti e questo complicava le ricerche. Il ragazzo è stato trovato dopo un'ora, grazie all'apparecchio Artva che aveva con sé e permette di essere ritrovati sotto le valanghe. Ma non è bastato. Quando le squadre dei soccorritori sono giunte a lui, aveva la testa a circa 60 centimetri di profondità.

Una sessantaduenne di Brunico, invece, ha perso la vita in Trentino Alto Adige sull'Alpe di Siusi, nei pressi della stazione nei pressi dell'impianto Goldknopf-Bahn. Stava effettuando un'escursione a piedi con le ciaspole assieme ad un'amica, che a sua volta è stata travolta dalla valanga di medie dimensioni staccatasi nella zona della stazione a monte dell'impianto di risalita Punta d'Oro-Goldkopf. Riuscita ad emergere, l'amica ha iniziato a scavare a mani nude nella neve, cercando di liberare la compagna. La donna, coperta da circa un metro di neve, all'arrivo dei soccorritori, è stata estratta in pochi minuti ma era già deceduta.

Nessun morto, invece in Veneto, dove due sciatori sono stati travolti mentre facevano un fuoripista sulla Punta Nera del Sorapis, che si raggiunge dal Faloria sopra Cortina. Uno dei due è riuscito a uscire per primo dalla neve e ha messo in salvo l'amico, che ha riportato solo la frattura di una gamba.

In Valle d'Aosta, infine, il tragico bollettino riporta la morte di una guida alpina, Roberto Ferraris, di 49 anni. L'uomo è deceduto dopo essere stato travolto da una slavina nella Valtournenche, in Valle d'Aosta, nella zona di punta Fontana Fredda, a circa 2.300 metri.

Ferraris, che stava facendo scialpinismo, faceva parte del Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia.

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