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Ora anche l'Expo diventa una vetrina per i musulmani

Giovani musulmani fanno volantinaggio ai tornelli: "Gesù? Un servo di Allah". E danno lezioni alla Chiesa

Ora anche l'Expo diventa una vetrina per i musulmani

Gesù? Un servo di Allah: Expo diventa anche una vetrina per chi vuole combattere i pregiudizi sull'Islam e su Gesù. Un piccolo gruppo di giovani musulmani si è dedicato al volantinaggio subito fuori dai tornelli dell'espozione di Rho. Sono principalmente tre i volantini distribuiti: «Pregiudizi sull'Islam», «I diritti delle donne nell'Islam» e «La verità su Gesù». A proposito del Cristo, viene riportato sulla copertina una delle citazioni del Corano: «Gesù disse: In verità, sono servo di Allah. Mi ha dato la Scrittura e ha fatto di me un profeta». Gesù è infatti solo uno dei tanti profeti per i musulmani e non il figlio di Dio, come è invece per i cristiani. Così come sulla prima pagina del foglio dedicato ai diritti delle donne è riportato: «Rispettate, onorate, amate». Una visione dell'Islam che appare molto particolare, visto che è generalmente considerata una religione che relega le donne in posizione di sudditanza. «Siamo un gruppo di giovani cresciuti qui – spiega Yones – e vogliamo spiegare alle persone che molto di ciò che viene imputato all'Islam, deriva da comportamenti che non hanno nulla a che vedere con la nostra religione: anzi presto creeremo un'associazione proprio per combattere i pregiudizi». Un esempio di questi ultimi sarebbero i preconcetti sull'uso del velo: «È un atto di dignità e onore - scrivono - che valorizza e garantisce che una donna venga giudicata secondo la sua bellezza interiore piuttosto che per la sua apparenza superficiale». E per dimostrare che le donne per alcuni aspetti hanno più considerazione nell'Islam citano il diritto di proprietà: «Negli anni Trenta – continua il volantino - Annie Besant osservò che è solo negli ultimi vent'anni che l'Inghilterra cristiana ha riconosciuto alle donne il diritto alla proprietà, mentre l'Islam ha concesso questo diritto da sempre. È una calunnia affermare che l'Islam predichi l'assenza dell'anima nelle donne».

Anche su Allah i giovani musulmani hanno alcune precisazioni da sottolineare: «A dire il vero, i musulmani adorano il Dio di Noè, Abramo, Mosè e Gesù. La parola Allah è soltanto la parola araba per il Dio Onnipotente, aprendo una traduzione in arabo della Bibbia cristiana vedrete la parola Allah laddove in italiano si usa Dio». Persistono alcune differenze però, come la crocefissione di Cristo che secondo un versetto del Corano non è mai avvenuta: «Gli ebrei non l'hanno ucciso né crocifisso». Non solo, Gesù non è il figlio di Dio: «Il concetto che sia uguale a Dio è in contraddizione con l'Antico testamento col Corano e con molti passaggi del Nuovo Testamento».

Il gruppo ha anche un sito internet di riferimento, Islamicpamphlets.com , dove è possibile trovare altro materiale, tutto in formato volantino liberamente scaricabile: una ventina di volantini sia per islamici, che per fedeli di altre fedi o atei.

E uno dei punti che tengono a rimarcare è che l'Islam non permette il terrorismo, anzi «condanna e proibisce completamente le azioni deviate di individui che prendono di mira civili innocenti; certamente l'Islam non rimane in silenzio di fronte all'oppressione, all'ingiustizia o alle umiliazioni, ma certamente non autorizza attacchi contro uomini indifesi, donne e bambini».

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