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Il governo salva le banche e grazia pure gli intoccabili

Ok con fiducia al Salvarisparmio: nessuna lista dei debitori insolventi. Slitta a oggi il Milleproroghe

Il governo salva le  banche e grazia pure gli intoccabili

Roma. Ieri la Camera ha dato il via libera alla fiducia sul decreto Salvarisparmio con 340 voti favorevoli e 126 contrari. Oggi il voto finale che darà via libera al provvedimento che garantisce il salvataggio del Monte dei Paschi ed estende fino a maggio la possibilità per gli obbligazionisti azzerati di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e CariChieti di accedere ai rimborsi. Nessuna lista dei debitori insolventi, ma solo una relazione quadrimestrale sulle esposizioni rischiose degli istituti soggetti a ricapitalizzazione preventiva. Contestualmente al Senato in commissione Finanze è stato messo a punto un testo base per l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulle banche in crisi che avrà un anno di tempo (crisi politica permettendo) per verificare la gestione delle banche in crisi, la remunerazione dei manager, l'efficacia della vigilanza e la correttezza del collocamento di titoli alla clientela. Martedì il testo dovrebbe andare in Aula. Intanto si registra la soddisfazione dei sindacati bancari. «È l'unica strada per ritrovare la fiducia della clientela», ha commentato Massimo Masi, segretario Uilca-Uil che con Fabi, First-Cisl e Fisac-Cgil ha firmato la settimana scorsa un accordo con l'Abi (la Confindustria delle banche) per favorire politiche commerciali meno «aggressive».

Se sul capitolo banche la politica cerca di individuare eventuali responsabilità per le crisi degli ultimi anni, con il decreto Milleproroghe, che oggi dovrebbe ottenere la fiducia al Senato, ha celebrato il più classico dei riti autoassolutori. Come ogni anno, infatti, si guadagna tempo sulle decisioni che si è evitato di prendere anche per motivi di consenso. Ad esempio, i partiti potranno evitare sanzioni fino a 200mila euro per la mancata presentazione dei bilanci. Per i rendiconti dal 2013 al 2015 ci sarà tempo fino al 31 dicembre prossimo. Slitta a fine anno pure l'adeguamento alle norme antincendio per scuole, alberghi e asili. Stabilizzati i precari dell'Istat e dell'istituto superiore di sanità e prorogata fino al 31 dicembre 2018 l'entrata in vigore della direttiva Bolkestein sul commercio, che prevede la messa a gara degli spazi per gli ambulanti. Allo stesso modo, ci sarà tempo fino al 31 dicembre di quest'anno per emanare un decreto che sanzione l'esercizio abusivo del servizio taxi. Sempre a proposito di società pubbliche, fino a tutto il 2019 l'anas sarà esclusa dalla spending review in materia di consulenze e anche di assunzioni, mentre ci sarà tempo fino a fine anno per il contratto di programma fra Stato e Rete ferroviaria italiana. La proroga più stucchevole? Quella al 31 dicembre 2017 del commissario ad acta per il sisma in Irpinia del 1980.

Doveva cessare quattro anni fa.

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