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"Grasso come l'arbitro Moreno". E lui si offende a morte

Al Senato il capogruppo del M5S paragona il presidente Grasso all'abitro Byron Moreno, che fischiò ai Mondiali del 2002 tra Corea del Sud e Italia

"Grasso come l'arbitro Moreno". E lui si offende a morte

Se dite al comandante di una nave che è come Schettino, di sicuro non la prenderà bene. Lo stesso se vi viene in mente di accusare un arbitro paragonandolo a Byron Moreno. Ve lo ricordate? Ai Mondiali di calcio del 2002 fischiò la partita tra Italia e Corea del sud, valida per l'ottavo di finale. Gli azzurri del Trap furono eliminati perdendo 2-1 dopo il golden gol. Ma la gara passò alla storia non tanto per il risultato quanto per alcuni episodi clamorosi: un gol buonissimo annullato a Tommasi, l'espulsione di Totti per una presunta simulazione e alcuni fallacci dei coreani generosamente perdonati. Insomma, Moreno ce la mise tutta per far andare avanti la Corea, paese ospitante insieme al Giappone. E ci riuscì. Più tardi la Fifa aprì un'indagine, che si concluse con la piena "assoluzione" di Moreno: nessun illecito da parte sua. Ma anni dopo si è scoperto come funzionavano certe cose nel vertice mondiale del calcio. E Moreno? Non finì bene. Divenuto famoso fu invitato (dietro compenso) a diversi carnevali e sempre dietro lauto cache fece qualche apparizione in tv. Nel giugno 2003 fu sospeso definitivamente dalla Fifa, per i suoi continui errori ed eccessi di protagonismo in campo. Nel 2010 fu arrestato per traffico di droga a New York.

A distanza di anni Moreno torna a essere evocato come un esempio altamente negativo, citato addirittura in parlamento. È Gianluca Castaldi, capogruppo dei senatori del Movimento 5 stelle, a tirare fuori dal cilindro il nome dell'arbitro dell'Ecuador. E lo fa accostandolo a Piero Grasso, presidente del Senato, criticato per la gestione, in Aula, del ddl Boschi.

Il presidente del Senato ha risposto a tono: "Io non ho interferito sul problema politico. Ho solo consentito che si andasse avanti con i lavori dell’Aula. Trovo che il suo accostamento sia altamente offensivo. Tutti gli spazi possibili sono stati dati".

Rispedita al mittente l'accusa. Non c'è offesa peggiore, da tredici anni a questa parte, che dare dell'arbitro Moreno a qualcuno che svolge un ruolo super partes.

Non ci credete? Provate a dirlo a Grasso.

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