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Il grillino agli eurodeputati: "Avrei potuto portarmela a letto Ma non diventerò mai come voi"

Il post del grillino: "Sono stato liquidato da una donna senza preavviso". E accusa: "Ne avrei potuta portare a letto un'altra. Ma non l'ho fatta". E fa la morale agli altri politici: "Non diventerò mai come voi"

Il grillino agli eurodeputati: "Avrei potuto portarmela a letto Ma non diventerò mai come voi"

"Stasera sono uscito con una donna e forse avrei potuto provare a portarmela a letto. Eppure non ho neanche voluto tentare". Massimo Castaldo è in vena di confessioni intime. E per fare la morale ai colleghi eurodeputati entra in particolari piccanti sulle sue serate amorose. Lo fa sulla propria bacheca Facebook. Salvo, poi, cancellare il post. Fortunatamente la confessione dell'eurodeputato del Movimento 5 Stelle è stata raccolta dal blogger Nonleggerlo e affidata al web per fare ridere i più.

Nella sua confessione su Facebook Castaldo paragona le difficoltà che incontra ogni giorno nel lavoro da europarlamentare e le fatiche che vive nel campo amoroso. Non lesina nei particolari. E racconta apertamente di una vecchia fidanzata persa. "Una donna che amavo mi ha liquidato da un giorno all'altro. Senza preavviso. Senza rimorsi e senza scrupoli. Senza mia colpa - racconta l'eurodeputato grillino - si ha lasciato lì, con mio padre malato, ricoverato in un letto di ospedale e prossimo all'operazione. A un pugno di giorni dalla stessa. Con la mia mente annientata e dilaniata dal rimorso di pensare più a lei che se ne era andata ora, che a lui che rischiava di andarsene per sempre, privandomi di quella che è la prima persona che mi ama per ciò che sono e non per ciò che ricopro o rappresento. Lei mi ha lasciato proprio così, con il senso di colpa e di inadeguatezza".

Il post è mira a strappare qualche lacrimuccia. Ma l'effetto è a dir poco ironico. "Ho pianto e ho sperato - continua Castaldo - ho anticipato un rientro per cercare di strapparle un sorriso e un gesto d'affetto, per riannodare un filo che credevo solo slacciato. E ho ricevuto solo una terribile umiliazione, inflitta con cinica e indifferente maestria". E ancora: "L'ho pregata in ginocchio di ripensarci e darmi un'altra possibilità, negando l'evidenza della ragione. Ho sputato sul mio orgoglio pur di credere in un sogno impossibile. Ma lei non ha esistato neanche eper un istante. Perché era chiaro, nella sua mente, il perseguimento dell'opportunità professionale, del patologico narcisismo, dell'appagamento egoistico delle sue esigenze". Quindi arriva alla parte più gustosa del racconto. Per fare la morale ai politici che lavorano a Bruxelles, il grillino si imbatte così nell'aneddoto personale: "La ragazza con cui sono uscito questa notte mi ha detto che per riuscire veramente in questo posto non bastano le competenze e la passione. Bisogna avere l'istinto omicda, il killer instinct". E incalza: "Solo allora ho capito,... questa è la linfa che scorre nelle vene di Bruxelles. Questa è la luce che attrae centinaia di migliaia di falene in questa città per poi bruciarle e carbonizzarle con fredda indifferenza e con una smorfia di impietosa derisione".

Poi la stoccata per moralizzare gli altri eurodeputati: "No, io non diventerò mai come voi".

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