Politica

Guasto alla cabinovia 110 persone in trappola a oltre 3mila metri

Terrore ad alta quota. L'evacuazione dei turisti ostacolata da buio e condizioni meteo

Nadia Muratore

Attimi di paura in alta quota: 110 persone sono rimaste intrappolate sulla telecabina che collega punta Helbronner all'Aiguille du Midi, sul versante francese del Monte Bianco, a oltre tremila metri di altezza. Le operazioni per l'evacuazione sono durate diverse ore e nella tarda serata di ieri erano ancora in corso, con l'incognita del meteo. Nuvole e vento, infatti, hanno rallentato la maxi operazione di soccorso, mettendo in forse l'evacuazione di tutti turisti, tra i quali anche molti svizzeri e statunitensi, oltre a italiani e francesi.

Per agire in tempi brevi e in piena sicurezza, il Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix ha chiesto l'intervento del soccorso alpino valdostano. Un supporto indispensabile per attuare le operazioni di salvataggio, vista l'impossibilita' di far ripartire l'impianto. Le persone intrappolate, sono sempre rimaste in contatto con i soccorritori. La prima ipotesi formulata sulle cause del blocco è quella di un cavo che si e' incrociato a causa del forte vento in alta quota. La linea collega la stazione dell'Aiguille du Midi, in Francia, a quella italiana di Punta Helbronner - punto di arrivo della Skyway Monte Bianco, che parte da Courmayeur - e al comune di Chamonix, sempre in Francia. La linea, composta da tante "telecabine" che corrono lungo un cavo in entrambe le direzioni, collega in quota, ma quasi in linea orizzontale, la diverse stazioni francesi ed italiane, passando nella cosiddetta "Vallée Blanche" sopra diversi ghiacciai. I soccorritori d'Oltralpe, come ha spiegato Roberto Francesconi, Ad della funivia italiana Skyway del Monte Bianco: «Hanno portato con gli elicotteri le persone in territorio italiano». Da qui, a quota 3.462 metri, sono state trasferite, proprio con la Skyway fino alla città di Courmayeur, dove è stato organizzato un servizio di bus per chi è diretto a Chamonix. Sono tre gli elicotteri che hanno partecipato all'operazione di soccorso: uno svizzero, uno francese e uno italiano. Fin dall'inizio delle manovre di evacuazione, il presidente della Compagnia del Mont-Blanc, Mathieu Dechavanne, ha sottolineato che «l'operazione sarebbe durata un pò di tempo, ma le condizioni meteorologiche buone sicuramente agevolano il trasbordo». Una dichiarazione che ha rassicurato non solo le persone sulla telecabina francese ma anche i tanti parenti ed amici che con il cuore in gola hanno seguito le operazioni di soccorso, anche se in tarda serata le condizioni climatiche sono peggiorate, rallentando i soccorsi. «Siamo sempre stati in contatto con i clienti - ha aggiunto il presidente - avevano acqua e mezzi di comunicazione, anche se capisco che l'attesa può essere stata pesante».

Il guasto è avvenuto nel pomeriggio e fin nella tarda serata di ieri non è stato possibile risolvere il problema che ha causato il blocco.

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