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"Serve anche alle toghe": pressing di Draghi sulla giustizia

Il premier Mario Draghi, in occasione di un convegno dell'Università di Padova, ha inoltrato un messaggio in cui ha ribadito l'urgenza di una riforma della Giustizia, aggiungendo che serve pure ai magistrati

"Serve anche alle toghe": pressing di Draghi sulla giustizia

Il premier Mario Draghi punta con decisione ad un'accelerazione sulla riforma della Giustizia. Il presidente del Consiglio ha ribadito la necessità di una svolta attraverso un messaggio inoltrato all'Università di Padova, proprio in relazione ad un'inziativa convegnistica sui cambiamenti da apportare al sistema. L'ex presidente della Bce, attraverso il suo testo, ha anche sottolineato come una svolta non possa che essere utile anche alla magistratura.

"Gli italiani si aspettano dalla magistratura decisioni giuste e prevedibili, in tempi brevi. Gli stessi magistrati hanno bisogno di una riforma che rafforzi la loro credibilità e terzietà. Questi sono i principi alla base della riforma del Governo, che auspico possa essere completata con prontezza", ha fatto presente il capo dell'esecutivo di unità nazionale, così come ripercorso dall'Agi.

Tutto questo accade a ridosso di un appuntamento centrale, ossia il referendum, che potrebbe assestatre un vero e proprio scossone all'organizzazione attuale del "sistema" e non solo. Ma c'è anche la via parlamentare a cui alcune forze politiche, e anche il premier, non intendono rinunciare.

Il vertice governativo si è poi soffermato sull'istituzione che ha ospitato la conferenza, che peraltro era anche inerente a quanto messo in campo sino a questo momento dal ministro Marta Cartabia: "Oggi - ha proseguito Draghi - celebriamo gli ottocento anni dell’Università di Padova, a me molto cara, dove ho insegnato macroeconomia nel ’76-77. È un ateneo con una tradizione accademica illustre, dipartimenti eccellenti e una riconosciuta attività di ricerca che mette al centro i giovani, i loro progetti, le loro ambizioni".

Ma il premier non è il solo a essere intervenuto in relazione all'evento organizzato presso la città veneta: pure la presidente del Senato ha inoltrato il suo messaggio ai partecipanti e ai relatori. "Nell'attuale contesto sociale, economico e istituzione - ha osservato Maria Elisabetta Alberti Casellati​ - , la semplificazione, razionalizzazione e speditezza del processo penale costituiscono obiettivi ineludibili. E non solo perchè ad essi è legata la possibilità concreta di fruire delle risorse del Pnrr ma anche e soprattutto perchè tali obiettivi definiscono il contenuto stesso dell'efficienza come requisito fondamentale del sistema giudiziario penale".

La Casellati ha poi posto un accento su un "cambio di passo" che risulta essere molto atteso, come peraltro dimostrato dalla valanga di firme che hanno accompagnato la proposizione del referendum sulla Giustizia che si svolgerà il prossimo 12 giugno.

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