Cronache

Ho deciso, oggi mi dimetto da omosessuale

Ho deciso, oggi mi dimetto da omosessuale

Se oggi scrivessi «Lo dico da anni che le associazioni gay sono rette da gran furbacchioni!», per molti sarei pedante e supponente. Però, è così!

Ed io credo - sono l'unico omosessuale «contro» da sempre. Quello non allineato, di Destra e Cattolico praticante, che non incontri e non incontra nei locali notturni per gay, nelle saune per gay, a passeggio nelle gaystreet, in vacanza nei gayhotel E non perché sia meno omosessuale di tanti altri; solo che non mi sono fatto intrappolare nel sistema e non ho ceduto un millimetro, un grammo, una goccia della mia dignità personale, sociale, politica, religiosa a chicchessia. Sono svariati decenni che enti e associazioni fintonoprofit svendono proprio sul mercato del profitto l'intimità di un sentimento puro come l'amore. A prescindere che ad amarsi siano due persone dello stesso sesso. Almeno mezzo secolo di prese per i fondelli di ragazzi che, in crisi con le famiglie, si rifugiano nell'abbraccio asfissiante di falsi amici e terapeuti bugiardi, i quali, invece di pacificarli con i propri Cari, li ubriacano col miele del paese dei balocchi.

Processioni sporcaccione, villaggi estivi senza pudore, tane invernali demoralizzanti, organizzati a bella posta per coniare schiavi da spremere fino all'ultima goccia di vita, nel sogno menzognero di una libertà che non arriverà mai. Bugiardi fino all'impossibile genitorialità di genere. Fino al ridicolo matrimonio di paio e non di coppia. Fino alla prostituzione di Stato.

Se, oggi, questo significa essere gay, mi dimetto da omosessuale! Perché l'omosessualità non è peccato, né reato, né colpa. La vendita a saldo della propria dignità, sì!

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