Cronache

"Ho insegnato a mia figlia a rispettare gli islamici Ma la Fallaci ha ragione..."

La lettera di una mamma preoccupata

"Ho insegnato a mia figlia  a rispettare gli islamici  Ma la Fallaci ha ragione..."

Sono una mamma. Ho una figlia a Parigi, appena laureata.Ho passato attimi terribili, e sono profondamente vicina a tutte le mamme, di qualsiasi nazionalità, colpite al cuore dagli ultimi terribili eventi. Ma mi chiedo... solo da mamma, da persona: se l'Oriana era tacciata di pazzia e di essere una Cassandra perché io se vado come turista in certi Paesi non mi metto gli shorts? Perché se visito una moschea a Bodrum mi copro la testa e mia figlia ha giocato sui tappeti con le altre bambine? Perché se entro da amici in Tunisia a bere una menta mi levo le scarpe? Perché a Singapore dovevo piegarmi ai vicini in saluto con mille convenevoli ogni volta che entravo in casa? Perché ho rispetto del Paese che mi ospita e delle loro tradizioni e di chi mi accoglie. Ho insegnato alle mie figlie a tenere sempre gli occhi e la porta aperta al mondo, e sul mondo. Le ho portate dovunque perché penso che chi non viaggia, non può dire di avere vissuto, ho dato loro una cultura internazionale, scegliendo scuole straniere con 56 nazionalità, che non potevo permettermi, per aprire loro la mente e guardare fuori dal proprio piccolo angolo. Ho cucinato menù diversi rispettando i loro amici, che ho visto crescere, giocare, studiare e dormire da noi, senza nemmeno accorgermi delle loro differenze etniche, ma badando solo che insieme non facessero stupidaggini come tutti gli adolescenti.Ma oggi ed ora MI CHIEDO:a che è servito tutto questo da parte mia, se le nostre regole e norme di Stato di Diritto, le nostre tradizioni, la nostra storia, cultura e la nostra democrazia non è di contro rispettata al medesimo modo? Ho fallito io, o chi mi toglie l'ora di religione? Il crocifisso dalla classe, la mostra sacra perché può offendere, il maiale dalle mense scolastiche, certi farmaci dalle infermerie,il presepe? mia figlia, che non può ribellarsi alla semplice maleducazione o alle sgarberie o agli apprezzamenti pesanti maschili, senza aver paura di essere tacciata di razzismo, o altro? Ho fallito io che mi «integro» o loro, che non hanno nessuna intenzione di integrarsi? Mia figlia che a 23 anni deve arrendersi all'evidenza, ora, a Parigi, rispetto a tutto quello che desideravo trasmetterle? L'altra figlia che mi dice che non vuole piu prendere un aereo?Forse sia io che l'Oriana siamo due pazze.

Ognuna a modo suo!Grazie.

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