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"Salvini appeso a testa in giù". Gli antagonisti lo vogliono morto

"Salvini a testa in giù" è lo slogan con cui il centro sociale "Tempo Rosso" promuove a Napoli un corteo contro la visita del leader della Lega prevista l'11 marzo prossimo

"Salvini appeso a testa in giù". Gli antagonisti lo vogliono morto

"Salvini a testa in giù". Con questo slogan il centro sociale 'Tempo Rosso' di Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, promuove a Napoli un corteo contro Matteo Salvini per l'11 marzo, giorno in cui il leader della Lega sarà in visita nel capoluogo campano.

Esiste anche una pagina Facebook che sponsorizza l'evento creato dagli antagonisti del Coordinamento Terra di Lavoro che presenta il corteo accompagnato dagli hashtag #terradilavoro #odia #salvini. I responsabili dell'iniziativa rivolgono un appello"a quanti - si legge su Facebook - ritengano necessario arginare e combattere i rigurgiti fascisti, razzisti, xenofobi e omofobi espressi oggi da Salvini e dalle politiche della Lega, politiche fatte di odio e di prevaricazione". Un discorso molto logico e lineare: dato che, per noi, Salvini esprime parole d'odio, noi vi invitiamo a odiarlo. Un ragionamento che non invita proprio alla pace e all'amore fraterno ma, anzi, la gif che appare sul profilo Facebook dimostra proprio l'esatto contrario. L'immagine animata mostra il leader della Lega appeso a testa in giù e le scritte: "Mai con Salvini" e "11 marzo, Napoli contro Salvini e i fascisti del nuovo millennio"

Molto duro il commento di Massimiliano Fedriga, capogruppo della Lega Nord, che attacca i centri sociali, colpevoli di aver indetto "l'ennesima campagna volta all'odio con tanto di minacce di morte rivolte a Matteo Salvini". "La locandina parla chiaro e non lascia spazio ad interpretazioni", dice Fedriga che ricorda che a Bologna lo scorso anno si era verificata una situazione simile. "È strano come in questo Paese criminali come questi, capaci solamente di seminare violenza e odio, siano lasciati liberi di fare il bello e cattivo tempo e anche di volere le persone a testa in giù. Poi però, per qualche giudice, è la Lega quella cattiva perché parla di clandestini. Chiediamo - conclude il capogruppo leghista - l'immediato intervento della magistratura e del governo.

Questi centri di odio e criminalità vanno immediatamente chiusi".

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