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I dem scimmiottano i 5s: multe a chi lascia. Renzi: in arrivo altri dieci parlamentari

Il leader di Italia viva: «Sul sorteggio del Csm sono d'accordo con Bonafede»

I dem scimmiottano i 5s: multe a chi lascia. Renzi: in arrivo altri dieci parlamentari

Se Conte e io grillini si sono spostati a sinistra dopo l'alleanza col Pd, il Pd si è attivato per grillizzarsi. Non solo i democratici si sono fatti andare bene l'abolizione della prescrizione e quindi i processi a tempo indeterminato - bandiera giustizialista dei Cinque Stelle -, ma hanno preso a modello i grillini anche per un'altra brillante idea, la pena pecuniaria per chi non ubbidisce al partito. Di Maio minaccia multe di 100mila euro per chi viene eletto col M5s e poi scappa? Il Pd in Umbria, dove si vota a fine ottobre per le regionali, trova sia un'ottima proposta e vuole fare altrettanto, con una cifra solo un po' minore, 30mila euro.

Non è un caso che venga fuori dopo la scissione dei renziani, anzi è pensata proprio per scoraggiare fughe presenti e future verso Italia Viva. Walter Verini, commissario del Pd in Umbria, nonostante le polemiche la rivendica come cosa buona e giusta: «Visto che già nella scorsa legislatura ci sono stati abbandoni dal gruppo e dal partito e vista la turbolenza della fase, è stato proposto di prevedere una forma di risarcimento al Pd e ai suoi elettori nel caso uno decida di rompere il patto con gli elettori e con il partito», appunto 30mila euro da pagare al Pd in caso un eletto in consiglio regionale umbro poi cambi partito. «Si tratta solo di un modo per rafforzare il patto tra candidato, partito e elettori ed è stato condiviso da tutti i candidati» insiste Verini, secondo cui non ha nulla a che vedere con il vincolo di mandato alla Di Maio, «è soltanto un risarcimento per il danno d'immagine e politico» in caso di cambio di casacca. Sarà, ma una volta resa pubblica l'ammenda in stile grillino nel Pd è partita la corsa a prenderne le distanze. Dissente e protesta Matteo Orfini: «Inserire il vincolo di mandato con tanto di multa è qualcosa al di fuori della cultura politica democratica, spero che Zingaretti intervenga al più presto per correggere questa sciocchezza». Anche il capogruppo Andrea Marcucci bacchetta il commissario pd umbro: «Inseguire il M5S in Umrbia non mi sembra affatto una buona idea. Il commissario del Pd Walter Verini ci ripensi».

Il terrore nel Pd di una fuga di parlamentari e consiglieri verso il nuovo partito di Renzi è reale. Anche perchè la campagna acquisti dei renziani, operazione guidata da Maria Elena Boschi, è pressante. L'ex ministra tiene la contabilità dei cambi di casacca ed è ottimista: «Arriverà ancora qualche deputato, ancora qualche senatore. E poi soprattutto tanti sindaci. Ma i più arriveranno nel 2020, quando faremo il Big bang degli amministratori, come nel 2012» spiega la Boschi. Finora la migrazione dal Pd a Italia Viva ha riguardato le truppe parlamentari, anche a Strasburgo dove due eurodeputati hanno lasciato il Pd per abbracciare il progetto renziano. Matteo Renzi al Foglio conferma i piani di espansione: «Arriveremo a 50 parlamentari, presto un centinaio di sindaci». E sul Csm si schiera con il M5s: «Sono più d'accordo con Bonafede che con Orlando. Se si arriva al sorteggio per il Csm personalmente ci sto. Anche perchè l'ipocrisia di chi finge che solo qualche corrente facesse le cene per accordarsi sugli incarichi direttivi è ipocrisia pura».

In Umbria, nel frattempo, i sondaggi non hanno preso una bella piega per il Pd, alleato con il M5s.

Secondo Youtrend il centrodestra, che schiera la senatrice leghista Donatella Tesei, è in vantaggio di alcuni punti sul candidato di Pd e M5s, l'albergatore Vincenzo Bianconi.

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