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I due tavoli di Salvini: riagganciare i 5 Stelle senza tradire il Cavaliere

Il leghista propone nuovamente un'intesa a Di Maio: "Però con l'intero centrodestra"

I due tavoli di Salvini: riagganciare i 5 Stelle senza tradire il Cavaliere

L'ipotesi di un governo Pd Cinquestelle è «raccapricciante» per Matteo Salvini che continua a professare la sua assoluta fedeltà al centrodestra. Allo stesso tempo però ribadisce che non intende «chiudere la porta a nessuno». E quel nessuno ha un nome preciso: Luigi Di Maio. L'impressione che il leader del Carroccio continui a giocare su due tavoli resta. L'obiettivo è guadagnare tempo prima di mettere la parola fine a qualsiasi possibile alleanza ed eventuale opportunità di governo. È la carta che in questo momento sta giocando Salvini in attesa del voto in Friuli Venezia Giulia di domenica. I sondaggi dicono che la Lega cresce dunque con un buon risultato in Friuli Salvini potrebbe nuovamente bussare alla porta di Di Maio con una dote più ricca per una futura collaborazione. Su questo voto come già era successo per il Molise le aspettative sono alte rispetto pure alle possibili conseguenze sugli equilibri di potere all'interno del centrodestra. Una situazione fluida ed incerta nella quale per districarsi conviene guardare ai fatti. Un fatto incontrovertibile è che Forza Italia e Lega non hanno concluso insieme la campagna elettorale. Salvini da un lato e Silvio Berlusconi dall'altro. La coalizione di centrodestra appare appesa ad un filo che però è quello cruciale del legame con gli elettori che hanno votato per un programma condiviso da Lega e Forza Italia. Le conseguenze di una rottura sull'elettorato sarebbero inevitabili ed è questo il motivo per il quale nessuna scelta è stata presa a ridosso delle elezioni regionali. Salvini intanto ne approfitta per sparare a zero sull'ipotesi di un accordo del Pd con M5S per tornare alla carica con i grillini, forzando la mano. Gli italiani sono in ostaggio dei litigi del Pd e delle ambizioni di potere dei CinqueStelle, alla faccia del voto che ha premiato la Lega e il centrodestra. Roba da matti», afferma Salvini che si augura finisca presto «la telenovela Renzi-Di Maio» anche perché un governo non di centrodestra «sarebbe irrispettoso per gli italiani».

Sul potenziale accordo sinistra-grillini è sarcastico ma torna serissimo per proporre ancora una volta ai Cinquestelle di governare insieme. «Quando avranno finito il loro amoreggiamento, se gli andasse male io ci sono - dice Salvini -. Se vogliono bussare alla porta del leader di centrodestra per parlare di programmi ci sono come rappresentante di tutto il centrodestra». All'accusa lanciata da Di Maio a Berlusconi, reo secondo il grillino di «minacciare Salvini», la replica del leader del Carroccio è secca: «Di Maio mi ha difeso? Lo ringrazio però sono in grado di difendermi da solo».

Salvini proclama di voler continuare ad essere il garante del centrodestra purché, e qui chiaramente si rivolge a Berlusconi «qualcuno della coalizione di centrodestra la smetta di insultare e di parlare così». L'idea di un governo sinistra-grillini, insiste Salvini è «una presa in giro nei confronti degli italiani: un governo senza la Lega e il centrodestra non è un governo che rappresenta gli italiani» e ribadisce di essere pronto a «dare un governo che rappresenti il voto degli italiani», auspicando che «il presidente della Repubblica non permetta che si perda altro tempo». E pure il leghista Massimo Fedriga, candidato del centrodestra in Friuli Venezia Giulia, chiede il rispetto del voto popolare. «Tutto deve partire dal centrodestra - dice -.

Se bisogna andare in Parlamento siamo pronti a provare anche quella strada».

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