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I giallorossi tifano per i barconi e la Lega risale nei sondaggi

La Lega risale al 33,3% nei sondaggi, il M5S scende invece sotto il 20%: l'effetto governo porta male ai giallorossi, gli elettori temono soprattutto una nuova ondata di barconi

I giallorossi tifano per i barconi e la Lega risale nei sondaggi

La crisi di governo, sondaggi alla mano, toglie qualche punto percentuale al segretario leghista Matteo Salvini ma adesso, con un nuovo governo in sella, l’ex ministro dell’interno torna a brindare per una nuova ascesa del suo partito.

Il nuovo sondaggio di Fabrizio Masia dell’istituto Emg-Aqua, mostra come la Lega ha adesso recuperato quei punti persi a seguito della decisione di Salvini di staccare la spina al primo esecutivo guidato da Giuseppe Conte. In particolare, il carroccio sarebbe nuovamente in linea con i risultati delle europee: se a maggio infatti la Lega prende il 34%, Masia attesta l’attuale consenso per il partito al 33.3%.

Il secondo governo Conte dunque, sembra ridare fiato a Salvini. Questo in primo luogo perché, secondo molti analisti, i cittadini temono una repentina inversione di tendenza su alcuni dei temi più caldi che conferiscono alla Lega negli ultimi mesi un importante consenso. A partire da quello dell’immigrazione. Con Zingaretti che invoca discontinuità e con il Movimento Cinque Stelle che non chiarisce la propria posizione sui decreti sicurezza approvati quando i grillini sono al governo con Salvini, in seno a molti elettori si fa strada lo spauracchio di un ritorno a politiche precedenti a quelle dell’esecutivo gialloverde.

In poche parole, l’accordo anti Salvini che fa rimanere Giuseppe Conte a Palazzo Chigi e che crea una nuova maggioranza giallorossa in parlamento, rischia di creare un effetto boomerang sia al Partito Democratico che soprattutto al Movimento Cinque Stelle.

Per la verità i democratici guadagnano qualche punto, attestandosi nei sondaggi al 23%. Complessivamente però, il distacco dalla Lega appare incolmabile ed il trend non sembra quello giusto, specie in considerazione del fatto che almeno il 52% degli italiani non crede nel nuovo governo.

Chi scende definitivamente sotto il 20% è invece il Movimento Cinque Stelle, in leggera ripresa durante la crisi soprattutto grazie all’effetto Conte: il premier, nel momento dei saluti al Senato al termine della sua prima esperienza al governo, dona di sé un’immagine diversa da quella di “soldatino” di Di Maio e, per tal motivo, la sua figura è l’unica che non cade nelle paludi dell’impopolarità grillina. Ma con il Conte II in carica, il Movimento di Grillo e Casaleggio torna in una fase decisamente stagnante.

Come sopra accennato, è sull’immigrazione che in questa fase si gioca la partita del consenso. Una buona parte degli italiani appoggia la linea dettata dall’ex ministro Salvini, se il nuovo governo attua una repentina inversione di tendenza allora il calo di consensi per la maggioranza (che, stando ai sondaggi, maggioranza non è) potrebbe essere ancora più netto.

Tirando le somme, il partito che in questo momento sta guadagnando di più è la Lega, ossia proprio la formazione auto estromessasi dal governo. Ed in tanti prevedono per Salvini ancora più consensi: se già da ministro il segretario del carroccio riesce a raddoppiare la percentuale di voti rispetto alle politiche del marzo 2018, dall’opposizione senza dubbio la Lega può rosicchiare ancora molti altri punti soprattutto ai grillini più disillusi.

In poche parole, per dirla come Vittorio Feltri nei giorni scorsi su Libero, le attuali forze della maggioranza “rischiano di mettersi il cappio al collo da sole”.

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