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I No Tav attaccano i poliziotti. E i Cinque Stelle li difendono

A Torino scontri tra antagonisti e polizia. Il M5s prende le parti dei No Tav: "Caricati a freddo". L'ira di Salvini: "Se la prendano con la polizia anziché con i violenti"

I No Tav attaccano i poliziotti. E i Cinque Stelle li difendono

E c'è chi, come al solito, si schiera dalla parte dei violenti. A infiammare le polemiche sono state le dichiarazioni dei Cinque Stelle che, dopo le tensioni e gli scontri al corteo per il Primo maggio, hanno preso le difese dei facinorosi manifestanti No Tav che a Torino hanno attaccato la polizia. "Grazie alle forze dell'ordine che tutti i giorni lavorano per garantire la sicurezza dei cittadini perbene - ha commentato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini - è grave che alcuni politici locali se la prendano con la polizia anziché con i violenti".

Ieri mattina, a Torino, insieme all'Anpi e alle autorità (dal sindaco Chiara Appendino ai candidati governatore alle Regionali di maggio), hanno sfilato circa 35mila persone. Tra questi c'erano anche duemila esponenti dei centri sociali e dei No Tav (guarda il video). I primi scontri sono iniziati in piazza Vittorio Veneto dove la polizia è dovuta intervenire con agenti in tenuta anti-sommossa per impedire, come ha spiegato la Questura, "che i più facinorosi si infiltrassero nel corteo" e raggiungessero la testa del corteo. Ci sono stati spintoni e cariche di alleggerimento, mentre i No Tav gridavano slogan come "Fuori gli sbirri dal corteo" (guarda la gallery). Poi, sotto i portici di via Po, a pochi passi dalla Mole Antonelliana, i No Tav hanno attaccato una delegazioni del Pd urlando frasi come "Fascisti", "Andate via dal corteo" e "Siete come Salvini". I gruppi sono venuti in contatto e alcuni manifestanti sostengono di essere stati feriti a cinghiate dal servizio d'ordine del Partito democratico. La polizia è intervenuta per separarli. In via Roma poi, mentre era in corso l'intervento conclusivo dei sindacati, gli antagonisti hanno tentato di forzare il cordone di sicurezza lanciando contro gli agenti bottiglie, aste di bandiera e altri oggetti (guarda il video). Diverse persone sono state ferite, non in modo grave, tra loro un agente e due donne No Tav, che sono stati medicati in ospedale. Nessuno è stato fermato.

Luigi Di Maio ha subito preso le distanze da quanto accaduto condannando "ogni forma di violenza" e ricordando ai cittadini che bisogna sempre "manifestare le proprie idee e le proprie opinioni in forma pacifica attraverso il dialogo". Peccato che a livello locale i grillini si siano schierati apertamente con i violenti. Il Pd ha, infatti, denunciato che alcuni consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle erano tra gli aggressori e, come riporta Repubblica, la deputata dem Silvia Fregolent ha già chiesto alla Appendino, al prefetto e a Salvini di "individuare immediatamente tutti i responsabili e di intervenire per far dimettere i rappresentanti istituzionali del M5S coinvolti". Anche nelle dichiarazioni i pentastellati hanno preso le parti dei No Tav. "Il corteo è stato partecipato e pacifico ma inspiegabilmente rovinato da una carica a freddo della polizia a 50 metri da piazza San Carlo - ha accusato la capogruppo grillina Valentina Sganga - ultimamente a Torino non riusciamo ad andare oltre ad una gestione dell'ordine pubblico che parrebbe più finalizzata ad alzare il livello di conflittualità che a calmierarlo".

La posizione dei Cinque Stelle a sostegno dei No Tav violenti ha fatto esplodere la polemica. Salvini ha subito rinnovato la propria gratitudine a tutte le forze dell'ordine che "tutti i giorni lavorano per garantire la sicurezza dei cittadini perbene". "È grave che alcuni politici locali se la prendano con la polizia anziché con i violenti", ha poi denunciato. Anche Forza Italia si è schierata contro i Cinque Stelle. "Le critiche della Sganga sono un'autentica vergogna - ha tuonato Osvaldo Napoli - la città è da troppi anni vittima di un manipolo di violenti che con la Tav c'entrano come i cavoli a merenda. Sono violenti per professione, per convinzione ideologica, più spesso per imbecillità personale". Durissimo anche il segretario piddì di Torino, Mimmo Carretta, che durante il corteo si è presi un po' di pugni e di calci.

"E i Cinque Stelle che governano Torino difendono questi delinquenti e attaccano la polizia? Complimenti".

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