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"I No Vax alimentano il morbillo"

Analisi dell'Oms: nel 2018 casi raddoppiati in Europa, 72 morti

"I No Vax alimentano il morbillo"

Il populismo forse non è una malattia ma di certo le provoca. Lo dichiara un'analisi dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) resa nota dal Guardian, secondo cui nel 2018, in base alle stime disponibili, in Europa i casi di morbillo sono stati 60mila, più del doppio dell'anno scorso, e questo solo a causa del «crescente movimento anti-vax in Europa, alimentato dai social media e da alcuni populisti anti-establishment», che «sta mettendo a rischio molte vite e potrebbe essere causa di epidemie di morbillo mai viste in vent'anni».

Nel 2018 quindi si sono registrati tanti casi di morbillo quanto mai in questo secolo e le morti sono state 72, anche in questo caso il doppio dell'anno scorso. Secondo l'analisi del quotidiano inglese non ci sono dubbi: «I movimenti politici populisti di destra, dagli Stati Uniti all'Italia, dalla Polonia e alla Francia, sono saliti sul carro degli anti-vaccini, sostenendo gli scettici e il diritto dei genitori a non immunizzare i loro bambini, anche in Paesi in cui questo gesto è obbligatorio per l'iscrizione scolastica». Un fenomeno che secondo il commissario per la salute dell'Unione europea, Vytenis Andriukaitis, sarebbe «una dimostrazione di irresponsabilità» che lo preoccupa molto. «Tutto questo - aggiunge - è molto pericoloso. Il mio messaggio è molto semplice: avete eletto politici no-vax in Parlamento e ora li avete in alcuni governi. Siete pronti a seguire le loro decisioni sulla base di notizie false, o è meglio che queste vengano prese sulla base delle evidenze? Ci sono solo due opzioni: bufale o prove scientifiche». Secondo i dati scientifici non ci sono dubbi che un calo del tasso di vaccinazioni corrisponda sempre a un aumento dei casi di morbillo. È avvenuto in maniera evidente in Francia nel 2010, in Italia nel 2014, in Romania, dove nel 2017 ci sono stati oltre 1000 casi in un mese e la copertura vaccinale è da qualche anno sotto il 90 per cento.

Per il Guardian proprio il nostro paese è un caso esemplare: «I membri del Movimento 5 Stelle e del suo alleato al governo, la Lega Nord, prima di salire al potere avevano proclamato che i vaccini non sono sicuri». Poi una volta al governo sembravano aver ammorbidito la loro posizione ma «a dicembre, il ministro pentastellato della Salute Giulia Grillo ha decapitato l'intero organo scientifico tecnico-consultivo più importante del Paese, il Consiglio superiore della sanità».

«La vaccinazione - fa notare Lisa Menning, che lavora sull'accettazione globale dei vaccini all'Oms - è sempre più una questione politicizzata, molti hanno interesse a usare questo tema per ottenere guadagni finanziari o per costruire il proprio prestigio o celebrità».

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