Cronache

I Paperoni d'Italia secondo "Forbes". Del Vecchio sorpassa Ferrero, poi Armani

Per il patron di Luxottica 24,3 miliardi di dollari, numero 38 al mondo

I Paperoni d'Italia secondo "Forbes". Del Vecchio sorpassa Ferrero, poi Armani

Se negli Usa si assiste al testa testa, con continui sorpassi, tra Bill Gates e Jeff Bezos nella classifica di Forbes degli uomini più ricchi del mondo anche in Italia ci sono delle novità al vertice della classifica calcolata in «real time» rispetto a quella annuale rilasciata nel marzo scorso.

Diciamo subito che la gara è a numero chiuso e che i nomi dei «fortunati» superpaperoni italiani sono più o meno sempre gli stessi. Il cambio al vertice è dovuto sopratutto di alcune variazioni delle quotazioni di Borsa delle aziende detenute. Ecco dunque che Giovanni Ferrero, dell'omonimo gruppo dolciario, con un patrimonio stimato in 21,9 miliardi di dollari è stato sorpassato da Leonardo Del Vecchio, patron del gruppo Luxottica. Del vecchio, con un patrimonio di 24,3 miliardi, ora può anche contare anche sulla 38esima posizione della classifica mondiale (Ferrero 46esimo). Merito del rialzo a Piazza Affari del titolo EssilorLuxottica, che dall'aprile scorso ha guadagnato circa il 35 per cento. La classifica, in tempo reale, tiene conto infatti principalmente delle variazioni di valore degli asset quotati sui mercati finanziari. Cosa su cui non può contare invece Ferrero, la cui società non è quotata in Borsa. Non si tratta delle uniche novità nel nostro Paese. Tra le primissime posizioni dei «ricconi» Giorgio Armani, giunge sul terzo gradino del podio (in precedenza era quarto) con un patrimonio di 11,2 miliardi. Fa invece il suo ingresso nella top ten il fondatore di Mediolanum, Ennio Doris. Merito anche in questo caso soprattutto della Borsa, dato che negli ultimi 15 giorni il titolo della banca che ha fondato è salito del 10%. Al quarto posto c'è Stefano Pessina con circa 10,3 miliardi ad di Walgreens, quinta la famiglia Landini Leotti (Menarini farmaceutica) con un patrimonio di 8.1 miliardi. Sesto il fondatore di Mediaset Silvio Berlusconi con 7 miliardi. Al settimo posto i fratelli Perfetti, proprietari del colosso delle caramelle con 6,9 miliardi, ottavi Paolo e Mario Rocca di Techint con 3,7 miliardi, nono Piero Ferrari, figlio di Enzo fondatore del Cavallino rampante, con 3,4 miliardi.

Certo i paperoni nostrani, per zeri al patrimonio, hanno molto da invidiare a quelli d'oltreoceano.

Basta pensare che il testa a testa tra Gates e Bezos si gioca sul filo dei 100 (e passa) miliardi di dollari.

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