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I sondaggi coincidono: il Pd è in caduta libera e Forza Italia lievita

Corriere della Sera e Repubblica pubblicano dati unanimi: gli azzurri in continua ascesa

I sondaggi coincidono: il Pd è in caduta libera e Forza Italia lievita

Gli ultimi sondaggi parlano la stessa lingua e dicono le stesse cose. Soprattutto dicono che Renzi e Berlusconi stanno seguendo lo stesso ritmo anche se in direzioni opposte. Dalle Europee del 2014 a oggi il Partito democratico è in lento ma costante crollo; viceversa Forza Italia, a far data dallo stesso appuntamento elettorale, è in costante crescita. Vorrà dire qualcosa? Gli analisti sciorinano dati e cause. La principale resta, però, la difficoltà per Renzi di normalizzare la coalizione di centro-sinistra che dovrà affrontare il voto con il Rosatellum bis. I sondaggi sono due. Usciti in contemporanea per Repubblica (Demos) e Corriere della Sera (Ipsos). Ci sono piccole variazioni. La sostanza, però, non cambia. Il partito più «votato» è il Movimento fondato da Grillo. Anche se non recuperano i livelli del 2016, quando sfioravano il 30% dei consensi, i Cinque Stelle per Demos sono al 28,7% mentre per Ipsos si attestano al 29,1%. La nuova legge elettorale non li vede, però, in testa nella corsa per la conquista di Palazzo Chigi. Prima di loro c'è il centro-destra che, grazie alla lenta ma costante ascesa nei sondaggi di Forza Italia, viene a trovarsi, come coalizione, in una posizione di primazia. Forza Italia cresce. Lo dice il sondaggio Demos che lo attesta al 15,2%. E fa altrettanto il lavoro pubblicato sul Corriere della Sera (Ipsos) che dà il partito di Berlusconi al 16,7%. Secondo gli addetti ai lavori ha contribuito, a questo successo, soprattutto il lavoro svolto dal Cavaliere, da tempo tornato protagonista della vita politica, presente anche nei talk show televisivi con maggiore frequenza rispetto al recente passato. La coalizione di centro destra si attesta al 33% per Demos. Mentre quella Ipsos la dà addirittura al 36%. Nella coalizione, di cui fanno parte anche Lega (13-14,4%) e Fratelli d'Italia (4,8-4,9%), colpisce solo l'arretramento del Carroccio, che recentemente ha virato verso posizioni di destra più rigorosa grazie all'accordo col Movimento nazionale per la sovranità di Storace e Alemanno. Il leader della Lega fa spallucce. «L'unico sondaggio a cui credo - dice - è quello che faccio tutti i giorni in mezzo alla strada, con tanta gente che non votava da anni e ora dice che voterà, oltre naturalmente a ciò che diranno gli elettori la domenica del voto».

E la coalizione di centro-sinistra? Non pervenuta. I sondaggi dicono soltanto che la nuova creatura nata con la benedizione di Pietro Grasso (Liberi e uguali) è sopra il 6% (più della somma dei tre partiti nelle precedenti rilevazioni). Anche con l'accordo con il Pd (che è tutt'altro che certo), la coalizione si fermerebbe intorno al 30%. Fa comunque impressione quello che sembra un inesorabile crollo del Pd. Passato dal 40,8% delle Europee del 2014 al 25% di adesso (almeno secondo Demos, visto che Ipsos lo fa scendere al 24,4%).

C'è inoltre da dire che i sondaggi sono stati effettuati prima del ritiro di Pisapia.

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