Cronache

I tre albanesi "maghi" dei furti in villa. Messi a segno 66 colpi in cinque mesi

Arrestati dalla polizia. Le rapine avevano fruttato quasi 2 milioni

I tre albanesi "maghi" dei furti in villa. Messi a segno 66 colpi in cinque mesi

Sono solo tre ma hanno messo a segno 66 colpi in pochi mesi. Cifre da record quelle di una banda di albanesi, finiti nella rete tesa dalla polizia di Pordenone.

Dal Natale 2018 a oggi la loro attività criminale ha fruttato una cifra considerevole che sfiora i 2 milioni di euro. I tre stranieri vivevano da tempo in Italia e si erano specializzati in furti in ville e appartamenti, compiuti soprattutto nelle province di Pordenone e Treviso, molto spesso di notte. Erano già pluripregiudicati per reati specifici e il loro curriculum vitae potrebbe arricchirsi presto di altre imprese compiute, che sono ancora in fase di riscontro da parte degli investigatori, ma che sembrerebbero portare la loro firma.

L'indagine è la prosecuzione di quella che il 23 aprile ha portato all'arresto di altri tre albanesi, responsabili di 33 furti aggravati e reati della stessa specie.

La polizia ha sequestrato ai balordi denaro contante, gioielli, orologi, lingotti in oro, oltre a pistole e munizioni che i banditi sarebbero stati pronti a utilizzare nel corso dei loro raid serali e notturni nelle abitazioni. Recuperata e sequestrata anche la pistola semiautomatica Browning calibro 33 e tre fucili, frutto di un furto commesso il 27 dicembre a Pordenone. La banda, dopo essere entrata in possesso del bottino, lo trasferiva in Albania dove venivano riciclati orologi e preziosi e il denaro veniva «investito» in altre attività. Ma la polizia nelle scorse settimane ha spezzato il cerchio criminale e ha restituito i beni, valutati centinaia di migliaia di euro, ai legittimi proprietari.

Gli investigatori hanno anche scoperto che i tre amici e colleghi si conoscevano da tempo e hanno un'età tra i 27 e i 35 anni. Agivano come un'orchestra perfetta e, dopo aver individuato nelle abitazioni casseforti e armadi blindati, le scardinavano, portandole via e aprendole successivamente, una volta giunti in due appartamenti a Conegliano Veneto e a Treviso, dove avevano la base.

Già i dati del Viminale, che prendono in esame dal 1 agosto 2017 al 31 luglio 2018 avevano dimostrato che le rapine erano passate da 31.904 a 28.390, ovvero un 12,3 per cento in meno, mentre i furti da 1.302.636 a 1.189.499, segnando un 9,5 per cento in meno.

Ma, a fronte di un calo di reati, è cresciuta la percentuale di quelli compiuti da stranieri, maestri nei furti con destrezza.

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