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Ilaria D'Amico sponsor della fecondazione eterologa: "Donare gli ovuli è atto di generosità"

Così la D'Amico spiega perché è a per la fecondazione eterologa: "Non poter diventare genitori è una rinuncia enorme e negli anni mi sono convinta che ogni modo per dare la vita è lecito”.

Ilaria D'Amico sponsor della fecondazione eterologa:  "Donare gli ovuli è atto di generosità"

“Ho sempre pensato che se non fossi riuscita ad avere figli sarebbe stato bello sapere di avere un’alternativa. Non poter diventare genitori è una rinuncia enorme e negli anni mi sono convinta che ogni modo per dare la vita è lecito”. Così Ilaria D’Amico, volto di Sky calcio per eccellenza, divenuta madre per la seconda volta, motiva al Corriere della Sera la scelta di sponsorizzare la fecondazione eterologa e la donazione di ovuli in Italia.

“Dicono che non è naturale? Ma naturale è una definizione stupida. La naturalezza è amare un figlio. Bisogna combattere la preclusione attraverso la conoscenza”, attacca la giornalista televisiva che nel 2005, assieme ad altri personaggi della cultura e dello spettacolo, si spese per il referendum sulla legge 40 con un video messaggio promosso dall’associazione Luca Coscioni.

Il cosiddetto egg sharing, la donazione da parte di una donna che si è già sottoposta alla stimolazione ormonale, per il momento non decolla. Ha riguardato solo un centinaio di neomamme e soltanto una ventina di donne hanno ceduto i propri ovuli volontariamente. Per la D’Amico, invece, donare “sarebbe un atto di generosità enorme che consentirebbe a un’altra donna di diventare mamma”. “Sono sicura – conclude la conduttrice televisiva - che se ci fosse più informazione in tante lo farebbero.

Non parlare di soluzioni facili come donare una piccola cellula, un ovulo congelato che esiste già e, diversamente, non vedrebbe mai la vita genera distacco e paura”.

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