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Ilva, via allo spegnimento dell'Altoforno 2

Pronto il ricorso al Riesame. Conte ammette: «Esuberi? Almeno duemila»

Ilva, via allo spegnimento dell'Altoforno 2

Nel bel mezzo della delicata trattativa per il salvataggio dell'ex Ilva, tra lo spegnimento dell'altoforno2, la moral suasion su Arcelor Mittal e i piani green per Taranto, ieri il premier Giuseppe Conte ha ammesso che, anche nel migliore degli scenari, il piano per la nuova Ilva prevede esuberi. «Stiamo elaborando un contro-piano industriale, lo abbiamo quasi messo a punto, stiamo definendo i dettagli della nostra proposta. E il numero degli esuberi è distantissimo da quello preannunciato da Arcelor Mittal per l'ex Ilva», ha ammesso il premier dopo l'Eurosummit. Numeri non se ne fanno, ma la cifra dovrebbe orientarsi su 2mila uscite.

Un'ammissione che ha messo in allarme i sindacati, sempre rimasti alla versione «zero esuberi». «Il governo deve scoprire le carte - afferma la Fim Cisl Taranto - L'incontro al Mise è stato interlocutorio. Non c'è chiarezza. Ci sono alcuni passaggi fondamentali da definire».

Intanto ieri, a quattro anni e mezzo dall'incidente sul lavoro che costò la vita all'operaio Alessandro Morricella, si è fermato l'Altoforno 2 dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto. Da ben cinque anni doveva essere messo a norma, ma politici, commissari e da ultima la multinazionale franco-indiana hanno sempre prorogato la questione che è esplosa proprio nel momento più sbagliato.

Per cercare di correre ai ripari, i legali dei commissari straordinari stanno preparando un nuovo ricorso al tribunale del Riesame che dovrebbe essere depositato entro il 20 dicembre e che potrebbe essere discusso il 30 dicembre, prima udienza utile, o il 7 gennaio, secondo date già calendarizzate dal Tribunale di Taranto.

Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro «ci sono delle riunioni e delle interlocuzioni in corso sia presso il Mise, sia presso Palazzo Chigi. La chiusura dell'Altoforno 2 complica ovviamente le cose, ma il sito e l'attività produttiva sono strategici». Al momento, l'orientamento è per l'approvvigionamento misto sul piano energetico per poi procedere più spediti, ma sempre in qualche anno, verso soluzioni ancora più pulite e innovative», ha spiegato Conte.

Un'attesa su tutti i fronti visto che si potrebbe arrivare anche a un rinvio dell'udienza, fissata per il 20 dicembre, nella causa in corso a Milano tra i commissari dell'ex Ilva e ArcelorMittal che ha chiesto di sciogliere il contratto di affitto e acquisizione degli stabilimenti. Tutto dipenderà da come proseguirà in queste ore il negoziato. Lunedì è il termine ultimo per Mittal per depositare una memoria per contrastare il ricorso cautelare d'urgenza dell'ex Ilva. Se lo farà vorrà dire che le trattative sono naufragate.

Altrimenti si arriverà ad una richiesta congiunta di aggiornare l'udienza a gennaio.

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