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Immigrati, l'Ue sbugiarda Renzi: ​"Nessun richiesta d'emergenza"

Renzi in vista del Consiglio Ue: "Chiederemo all'Europa di intervenire, di fare di più". E Alfano: "Bruxelles deve fare un passo in avanti". Ma nessuno dei due ha mai richiesto alla Ue misure di emergenza per fermare per fermare gli sbarchi. Perché?

Immigrati, l'Ue sbugiarda Renzi: ​"Nessun richiesta d'emergenza"

"Chiederemo all'Europa di intervenire, di fare di più". Martedì scorso, all'indomani dell'ennesima tragedia nel Mediterraneo, il premier Matteo Renzi assicurava di farsi carico dell'emergenza immigrazione e di portare il problema a Bruxelles. "Non c'è solo la Grecia o l'Ucraina, ma anche la Libia. Questo lo dirò domani al Consiglio europeo. La Libia è totalmente fuori controllo - assicurava il presidente del Consiglio - se vogliamo mettere fine a questo Mediterraneo come cimitero la priorità è risolvere la situazione in Libia, non il derby tra chi vuole Mare nostrum o Triton". Parole nette che, purtroppo, sono rimaste nell'aria. Perché, come ha fatto sapere la stessa Unione europea, il governo italiano "non ha mai presentato alcuna richiesta di emergenza" in tema di immigrazione.

La Commissione europea presenterà la nuova agenda per affrontare la questione dell’aumento dei flussi migratori verso le coste sud dell’Europa il prossimo 4 marzo. Intanto, come ha precisato la portavoce Natasha Berthaud, "dalle autorità italiane non è giunta nessuna ulteriore richiesta di misure di emergenza" come era successo nel caso del naufragio al largo di Lampedusa nell’ottobre 2013, dopo che ieri le autorità italiane hanno salvato 2.100 clandestini a Sud di Lampedusa. "Siamo in contatto continuo con il governo italiano - ha proseguito - e siamo pronti ad aiutare l’Italia con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, a partire da Frontex". Le dichiarazioni della Berthaud smentiscono giorni di annunci e promesse fatti dal governo. Dopo l'ennesima tragedia al largo delle coste siciliane, Renzi e i suoi si erano affrettati a far pressioni su Bruxelles affinché cambiasse il passo nel contrasto all'immigrazione clandestina nel Mediterraneo. "L'Unione europea - tuonava il ministro dell'Interno Angelino Alfano - deve fare un passo in avanti e contrastare il traffico di esseri umani piantando le tende in Africa e facendo lo screening ai richiedenti asilo".

E a conferma di questo solo oggi Paolo Gentiloni ha inviato una lettera all'Ue per sollecitare un maggiore impegno sull’emergenza in corso nel Mediterraneo e chiedere più fondi e mezzi per il controllo dell'immigrazione, come rivela la stessa Farnesina.

"È più che mai necessario che l’Ue risponda in maniera adeguata, incrementando solidarietà e condivisione di responsabilità a livello europeo", scrive il ministro italiano all’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Federica Mogherini, al Vice Presidente della Commissione Europea Frans Timmermans e agli altri sei Commissari che il prossimo 4 marzo si riuniranno per discutere di immigrazione.

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