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Incubo terrorismo in Francia Due feriti: "Allah è grande"

Cassiera e cliente di un supermarket accoltellati da una donna velata: «Miscredenti, sono la prediletta di Dio»

Incubo terrorismo in Francia Due feriti: "Allah è grande"

Parigi Supermercato, coltello e di nuovo quel grido: «Allah Akbar». Un copione troppo noto rigetta la Francia di Emmanuel Macron nella paura. Protagonista, stavolta, una ragazza francese classe '94, armata di taglierino. Sono le 10,20 di ieri mattina. Sette chilometri da Tolone e 60 da Marsiglia. Nella cassa di un punto vendita Leclerc a Seyne-sur-Mer (Costa Azzurra) la giovane ferisce con la lama un sessantenne in fila, lanciando il grido d'attacco dei soldati dell'Isis e apostrofando i clienti come «miscredenti».

Un colpo sotto la clavicola, poi alla coscia. Provvidenziale la reazione di una cassiera 28enne che si frappone tra i due in quello che «apparentemente sembrava un diverbio tra clienti», racconta un testimone. Ma viene colpita a sua volta. Intervengono altri due dipendenti, disarmano la ragazza, scoppiano le urla e arrivano le forze dell'ordine che evacuano il supermercato e procedono all'arresto.

Vestita di nero, cliente abituale, la ragazza era nota per le sue intemperanze dovute forse a un deficit mentale. Sembra un nuovo attacco firmato Isis, ma la polizia giudiziaria non ha ancora trovato elementi per definirlo tale. Il procuratore di Tolone parla di uno stato di «eccitazione estrema» della donna. Nell'interrogatorio ha detto di essere «la prediletta di Dio» e, messa all'angolo, avrebbe chiesto ai poliziotti di essere uccisa, spiegando di non aver «niente da perdere». Era conosciuta per altri episodi di violenza. Più lievi e non legati al radicalismo islamico. «Apparentemente, si tratta di un fatto isolato di una persona che soffre di turbe psichiche», spiega il procuratore, ricordando che non risulta schedata. Dalla perquisizione nell'appartamento, disposta immediatamente, non sono emersi elementi che lascino pensare a un'affiliazione allo Stato islamico. L'antiterrorismo non è stata coinvolta, ma l'accusa è di «tentato omicidio e apologia di crimine con connotazione terrorista». Il procuratore ammette di non sapere se si tratti di un soldato dell'Isis, «ma si tratta di un episodio terrorizzante».

La Francia è sotto costante minaccia dal 2015. Quest'anno è stata colpita già due volte da attacchi di ispirazione jihadista che hanno fatto cinque morti: 246 le vittime in tre anni. L'ultima proprio con un coltello nel quartiere Opera di Parigi il 12 maggio. C'è poi il precedente del 23 marzo a Carcassonne e Trèbes (Aude), quando Radouane Lakdim, 25 anni, ruba un'auto eliminando il passeggero, spara contro alcuni poliziotti prima di entrare nel supermercato di Trèbes dove uccide un macellaio, un cliente e il tenente colonnello Arnaud Beltrame, che si era offerto come ostaggio al posto di una donna. Dal 2017, le autorità sottolineano i pericoli di minacce «endogene», persone che si radicalizzano in Francia facendosi abbagliare dagli slogan dell'Isis. Due attacchi jihadisti sono stati sventati a maggio, cinque da inizio anno.

Il premier Edouard Philippe parla di 51 attacchi sventati dal 2015.

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