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Indagine interna sui dossier del caso De Vito

La Raggi vuole fare chiarezza. Interrogata la segretaria dell'assessore all'Urbanistica

Indagine interna sui dossier del caso De Vito

Roma - Nel caos in cui è sprofondato il Campidoglio dopo l'arresto per corruzione dell'ormai ex presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito e l'iscrizione nel registro degli indagati per la stessa accusa dell'ex vicesindaco Daniele Frongia (che si è autosospeso dal Movimento in attesa di una richiesta di archiviazione), alla sindaca Virginia Raggi non rimane che giocare in difesa.

Da una parte ribadendo che l'amministrazione capitolina non si lascerà «infettare» con pratiche illegali, dall'altra avviando un'indagine interna su tutti i dossier citati nell'inchiesta della Procura di Roma che ha portato all'arresto di De Vito, non solo su quello relativo alla costruzione del nuovo stadio della Roma presso l'impianto di Tor di Valle. Intanto, mentre l'esponente grillino espulso dal Movimento immediatamente dopo essere finito in manette prepara il ricorso al Tribunale del riesame (istanza già presentata dall'altro arrestato, l'avvocato Camillo Mezzacapo), l'inchiesta non si ferma. Ieri sono continuati interrogatori e audizioni in Procura. Nel pomeriggio sono state ascoltate come persone informate sui fatti due consigliere M5s, la presidente della commissione urbanistica Donatella Iorio e quella della commissione lavori pubblici Alessandra Agnello. L'audizione potrebbe essere legata al fatto che entrambe le commissioni si sono occupate di alcuni progetti al centro dell'indagine. Ma soprattutto i magistrati hanno interrogato Gabriella Raggi, capo segreteria dell'assessorato capitolino all'Urbanistica. Nell'ordinanza cautelare firmata dal gip Maria Paola Tomaselli, si fa riferimento alle pressioni che De Vito fece nei confronti della dirigente per ottenere il rilascio del permesso a costruire per il progetto dell'ex stazione di Trastevere in favore dell'immobiliarista Giuseppe Statuto.

A questo punto difficile dire se il nuovo stadio della Roma si farà. Di certo ieri la sindaca ha riunito per rassicurarli e invitarli alla compattezza tutti i presidenti dei municipi a guida Cinque Stelle, affrontando con loro la questione delle penali che andrebbero pagate nel caso in cui l'impianto non venisse realizzato.

Sull'espulsione di De Vito dal M5s è intervenuto ieri il premier Giuseppe Conte sottolineando che «la politica non può aspettare una sentenza».

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