Cronaca locale

Insulti, botte e bastonate a uno straniero in un bar: "Scimmia, vattene via"

Arrestati due esponenti dell'ultradestra. E a Torino blitz della Digos contro Forza Nuova

Insulti, botte e bastonate a uno straniero in un bar: "Scimmia, vattene via"

Roma - «Scimmia, negro di merda, devi annà via, nun te volemo qua». Lo spingono e, una volta a terra, calci e bastonate. Andrea Chilelli e Ivano Vitti, 45 e 50 anni, rincorrono per altri metri Lamin Camara, 30 anni, gambiano, colpendolo con una bottiglia e minacciandolo con un coltello.

Arrestati i due aggressori di via dei Volsci, nel cuore del quartiere San Lorenzo, Roma. Colpevole, Camara, di essere entrato nel pub gestito da Chilelli e aver chiesto da bere nonostante fosse già alticcio. Marmista nella ditta di famiglia di giorno, picchiatore di notte Chilelli. Le indagini della Digos scattano quando la vittima viene ricoverata in codice rosso al policlinico Umberto I.

A incastrare i due un residente, il ricordo della vittima e, soprattutto, le immagini delle telecamere piazzate all'angolo della strada. Accade tutto il 17 giugno nel pub al civico 32, «da Angelino». Locale nel mirino dalla polizia per le frequentazioni dell'estrema destra. «Mai mischiare i bianchi con i colorati» posta Chilelli su Facebook sopra una foto di Adolf Hitler. Ma è su strada che i due fanno sul serio. Sono le ore 5,18. Da via di Porta Labicana arriva un uomo. Non si regge in piedi, ha già bevuto. Entra in birreria. I due stanno pulendo anche se ci sono ancora avventori fra i quali delle ragazze. Un minuto dopo il giovane straniero è fuori, spinto da Chimenti e Vitti.

Testimonianze e telecamere danno la stessa versione. Il gambiano cade sul marciapiede, un uomo calvo, Vitti, lo prende a calci in faccia, l'altro, Chilelli, lo picchia con un bastone. Poi rientrano. Camara si rialza per la seconda volta. Si lamenta con Mirko, uno della zona. Per i picchiatori è troppo. Escono di nuovo: Vitti toglie il bastone dalle mani di Chimenti, colpisce Camara al collo e lo insegue con due bastoni nelle mani saltando sul tetto di un'auto parcheggiata. Un pestaggio selvaggio. Vitti, all'altezza di via degli Equi, estrae un coltello. Un uomo su una moto rallenta. Vitti non ci pensa un istante e, brandendo la lama, lo «invita» ad allontanarsi.

A favore di telecamere Chilelli insegue il malcapitato fino a via Tiburtina con i bastoni. Sempre davanti alle telecamere i due balordi nascondono bastoni e coltello in una fioriera e in un cassonetto. Gli agenti li recuperano sporchi di sangue. Precedenti per spaccio di droga entrambi. Violenza e armi Vitti, Chilelli violenza privata. Il gip, Tamara De Amicis, emette l'ordine di cattura per i reati di detenzione di armi e violenza aggravata dall'odio razziale ed etnico. Paradossalmente a poche centinaia di metri dal pub di Chimenti, al 56 di via dei Volsci, trasmette Radio Onda Rossa. Stesso palazzo sede, negli anni di piombo, di Autonomia Operaia.

A Torino, sempre ieri, è stato arrestato Fabio Carlo D'Allio, 28 anni, leader del gruppo skinhead «Legio Subalpina» per detenzione e munizionamento di armi da guerra. Nella sede inaugurata il 2 marzo scorso e nelle abitazioni di militanti di Forza Nuova e di Rebel Firm di Ivrea, la polizia ha sequestrato coltelli a scatto, mazze, tirapugni, machete, manganelli telescopici, pistole giocattolo, fucili soft-air e materiale con simboli fascisti e nazisti. Non solo: sequestrati vestiti, adesivi, stendardi, caschi riconducibili ai gruppi ultrà della Juventus «Drughi Giovinezza» e «Tradizione Antichi Valori».

La Digos ha trovato collegamenti con le formazioni oltranziste «Generazione identitaria» e il movimento anglosassone «Combat18 (I combattenti di Adolf Hitler)».

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