Politica

«Io ho perso tutto Lo Stato non paga neanche le cure»

Serenella Bettin

«Tutte queste persone indagate devono dimettersi, se non lo fanno loro chiedo che il governo le levi dall'incarico». Farei provare loro un'ora di quelle che ho passato io lì sotto. Per estrarmi ce ne hanno messe 12». È Giampaolo Matrone che parla. Lui, 34 anni, è il pasticcere di Monterotondo sopravvissuto per 62 ore sotto le macerie dell'hotel Rigopiano. La moglie Valentina, di anni 32, in quella tragedia ha perso la vita. Era il 18 gennaio 2017. Morirono 29 persone.

Cosa ricorda di quel giorno?

«La paura e la voglia di andare via, la voglia mia e di mia moglie di tornare da nostra figlia. All'inizio credevo di non farcela, avevo tre morti sopra al collo, ma la forza di sopravvivere era tanta: mi sono strappato con i denti la catenina perché mi sentivo soffocare».

Come erano le sue condizioni quando è tornato a casa?

«Dopo 80 giorni di ospedale, camminavo a malapena, ero in sedia a rotelle. Ho fatto quattro interventi. Ora vado dal fisioterapista tutti i giorni, per il braccio destro e la gamba sinistra, e una volta a settimana o due ho l'incontro con lo psicologo».

Rischia che non le passino più le sedute dal fisioterapista. «Ad aprile mi hanno detto che avrei dovuto fare 18 o 24 mesi di sedute, ora me le sta passando l'Ulss, ma sono coperto fino a metà gennaio e qui ne avrò fino al 2019. Anche perché la gamba non la muovo».

Ha ricevuto qualcosa dalle istituzioni?

«No, niente. Ho fatto domanda di invalidità, ora dovrebbe arrivare la prima mensilità, ma tanto andrà dai 200 ai 300 euro. Addirittura a giugno ho fatto una visita dove la commissione mi aveva dato invalidità al 100%, i primi di ottobre la stessa commissione mi ha detto: per noi sei guarito».

Con il lavoro come fa?

«Non ce la faccio».

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