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Ira di Salvini contro Tria e l'Ue: "Mi sono rotto le palle..."

Matteo Salvini al Forum di Confcommercio chiede a Tria di velocizzare la pratica per i rimborsi dei truffati delle banche

Ira di Salvini contro Tria e l'Ue: "Mi sono rotto le palle..."

Non ce l'ha solo con Conte e il suo "fare il fenomeno". Matteo Salvini stamattina ha messo nel mirino il ministero diretto da Giovanni Tria. Il ministro dell'Economia, infatti, sarebbe colpevole di "metterci troppo" a licenziare la pratica dei risarcimenti ai truffati delle banche Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara, CariChieti.

Sui rimborsi il dossier infatti "c'è il Mef", ma - dice il ministro dell'Interno - ci sta mettendo un po' troppo tempo per i miei gusti". Il leader della Lega è al Forum di Confcommercio e a chi gli chiedeva il perché dei ritardi, ha risposto così: "A proposito di Europa, al Mef stanno aspettando la risposta dell'Europa, mi sono rotto le palle e oggi lo dirò allo stesso ministro dell'Economia, perché i risparmiatori non possono aspettare tempi e dubbi dell'Europa". Il fatto è che i decreti "li deve firmare lui", cioè Tria, Salvini non può far altro che "chiedergli di farlo".

Gli screzi di questi giorni, almeno nelle dichiarazioni ufficiali, non dovrebbero però portare a crisi di governo. "Sono sempre più convinto che questo sia un governo di legislatura - ha promesso il leghista - Se dipende da me, arriva fino alla fine, mantenendo gli impegni presi". Resta da capire cosa succederà una volta chiuse le urne per le europee, se - come sembra - la Lega dovesse staccare di molto l'alleato grillino.

Il ministro ne ha approfittato anche per parlare del futuro dell'Ue in vista delle elezioni del prossimo maggio. "L'Europa è fondamentale e saremo noi, additati come populisti e sovranisti, a salvarla - ha assicurato il vicepremier - L'Europa si salva solo se cambia e se torna alla sua missione originale, rispettando patrie, popoli ed economie, mettendo in comune il destino". Da Cernobbio il titolare del Viminale promette di lasciare "ai nostri figli" un'Ue "che sia meglio di questa".

"Quando ho letto l'appello del presidente Prodi di mettere la bandiera europea fuori dalla finestra - ha concluso - io ho messo quella del Milan, perché io voglio qualcosa di cui andare orgoglioso".

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