Cronache

Ischia, il vescovo: "Case cadute non per gli abusi". Ma pure il sindaco di Casamicciola è sotto processo

Ischia, il vescovo: "Case cadute non per gli abusi". Ma pure il sindaco di Casamicciola è sotto processo

Anche il sindaco di Casamicciola è sotto processo per un caso di abuso edilizio. Il primo cittadino, Giovan Battista Castagna, ingegnere, dal giorno del sisma che ha colpito il suo comune e quello di Lacco Ameno la sera di lunedì scorso, è in prima linea nel «separare» la piaga dell'abusivismo edilizio sull'isola dall'effetto devastante che ha avuto la scossa seppur contenuta come magnitudo.

Ieri, poi, è saltata fuori la notizia che il sindaco è imputato in un processo per abusi edilizi a Napoli. Oggetto del contendere, i lavori per la costruzione di un solaio, una scala e un piano sottostante la sua casa, che si trova nel comune limitrofo di Lacco Ameno in un'area quindi sottoposta a vincolo paesaggistico, risalenti al periodo tra il 2003 e il 2007. A chiederne e ottenere il rinvio a giudizio era stato il pm partenopeo Antonio D'Alessio, che contestava al sindaco, all'epoca presidente del consiglio comunale di Casamicciola, anche una violazione dei sigilli. L'avvocato di Castagna, Arturo Froio, ricorda che il reato è già prescritto, ma aggiunge che è il sindaco che ha voluto il dibattimento - nel quale è imputato anche un tecnico del comune di Lacco Ameno che avrebbe attestato falsamente di aver effettuato una verifica nell'appartamento del primo cittadino - per dimostrare la sua estraneità alle accuse. «È una vicenda che risale a quando erano vivi mia madre e mio padre - ha commentato ieri il sindaco di Casamicciola - ma io sono fiducioso che la questione si risolva con il riconoscimento della mia estraneità ai fatti contestati, anche se i reati sono ampiamente prescritti. Purtroppo i tempi della giustizia sono questi».

Intanto, tornando all'inchiesta sul sisma, i carabinieri su ordine della procura ieri mattina hanno sequestrato nel comune di Casamicciola le carte relative alle richieste di condono edilizio, e tra i primi atti d'indagine ci sarà anche il censimento di tutti i crolli di edifici e costruzioni nella «zona rossa».

Ieri, come anticipato dal Giornale, è stata anche sequestrata la casa crollata della famiglia Tedesco, che secondo l'ex sindaco di Casamicciola sarebbe stata da abbattere per abusivismo. Ischia, ieri, ha anche dato l'ultimo saluto alle due vittime del terremoto, con un funerale di Stato celebrato dal vescovo Pietro Lagnese. Che, nell'omelia, ha anche invitato a «moderare» i commenti e le accuse proprio sul tema dell'edilizia selvaggia sull'Isola verde: «No ai giudizi affrettati e strumentali - ha spiegato il vescovo nel corso della celebrazione - secondo i quali Ischia avrebbe fatto dell'abusivismo edilizio, e più in generale dell'illegalità, un sistema di vita».

Anche perché, ha concluso, «la vera causa dei crolli che hanno interessato soprattutto edifici di non recente costruzione non è l'abusivismo».

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