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Italicum, il M5s adesso frena. Grillo a Renzi: "Sei un baro"

Di Battista: "Il premier è un cialtrone". Grillo: "Renzi cambia le carte, è un baro"

Italicum, il M5s adesso frena. Grillo a Renzi: "Sei un baro"

Non ci sente Luigi Di Maio, in quota Movimento 5 Stelle. Che la modifica dell'Italicum sia una priorità non lo convince e così offre un assist al governo, capitanato da un Matteo Renzi che la norma non la vorrebbe cambiare, deludendo chi tra i Dem pensava di avere una sponda nei grillini.

"Hanno parlato per tre mesi di referendum, Olimpiadi e direzioni di partito. E così hanno perso le elezioni a Roma e Torino. Non contenti, il giorno dopo la sconfitta, hanno iniziato a parlare di modifiche alla legge elettorale, ovvero di come spartirsi le poltrone alle prossime elezioni politiche", scrive su Facebook il vicepresidente della Camera.

"Se vorrete il Movimento 5 stelle al governo del paese, faremo 4 cose con priorità assoluta - aggiunge Di Maio, in parole che spiegano quali siano le priorità dei suoi e come l'Italicum non lo sia -: una legge sul reddito di cittadinanza; misure di alleggerimento fiscale per le imprese, tra cui l'abolizione di equitalia; norme anticorruzione, incluse quelle per la sburocratizzazione; un piano energetico nazionale per rilanciare il lavoro nel mondo dell'energia green e abbassare le bollette energetiche per le famiglie italiane. A voi la scelta".

E se suonano diversele parole del collega Alessandro Di Battista, l'antifona è tuttavia la medesima: "Fino alle vittorie M5s a Roma e Torino Italicum era legge migliore al mondo (per noi è uno schifo). Ora Renzi pronto a cambiarla. Cialtroni!".

"Si fanno le regole ad partitum e quando non gli vanno più bene le cambiano, impegnando la Camera che costa 100.000 euro al giorno a occuparsi dei loro affari e non degli interessi di dieci milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà o delle imprese che chiudono a centinaia ogni giorno", scrive il Movimento 5 Stelle sul blog di Beppe Grillo. "I portavoce M5S hanno combattuto contro l'Italicum, presentato una legge elettorale scritta in Rete e cercato il dialogo con il Pd per una legge che fosse a garanzia dei cittadini, non dei partiti. Renzi ha pensato solo al suo. Ora vuole cambiare le carte in tavola perché ha paura di perdere.

Un baro da due soldi e con la coda tra le gambe", si legge ancora.

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